I cittadini bocciano i propositi di fusione tra Asciano-Rapolano e Torrita-Montepulciano
Festa grande tra i comitati per il No alla fusione dopo i risultati dei referendum sulle fusioni, che hanno bocciato sonoramente le ipotesi di accorpamento degli enti Rapolano-Asciano e Torrita-Montepulciano (LEGGI QUI:https://www.radiosienatv.it/referendum-fusione-i-dati-definitivi-di-affluenza-e-voto-nel-senese/). Ecco alcuni dei commenti:
“Ringraziamo – ha detto Andrea Rossi sindaco di Montepulciano – i 3.725 elettori che si sono recati alle urne, esercitando quel diritto/dovere che è uno dei cardini del nostro ordinamento costituzionale. Gli incontri che hanno preceduto il voto e la tornata elettorale hanno rappresentato comunque una grande prova di partecipazione democratica. Riteniamo che il risultato del referendum, con la prevalenza del No, rappresenti un’opportunità di crescita futura che non è stata colta dalla nostra comunità. Resta il rammarico per non essere evidentemente riusciti a far comprendere alla maggioranza dei cittadini le difficoltà che un Ente locale medio-piccolo, rimanendo tale, incontrerà negli anni futuri per i mutamenti del quadro istituzionale e normativo che appaiono ineludibili. La volontà degli elettori è comunque quella che trionfa e non è mai stata messa in discussione; gli Amministratori Comunali proseguono con immutata energia la propria attività quotidiana per l’attuazione del programma di governo, fino alle elezioni amministrative della primavera 2019, continuando ad impegnarsi per il bene della comunità”.
“La prima cosa da dire è grazie – sottolinea Doriano Mazzini, presidente del Comitato del No -. Un sentito ringraziamento va a tutti i cittadini che hanno partecipato e sostenuto le ragioni del No in tutti questi mesi: con 1834 voti nel solo Comune di Rapolano Terme, due terzi dei cittadini votanti hanno detto NO ad una proposta di fusione sbagliata e insostenibile. I risultati di Rapolano e Serre, ma anche quello di Asciano dove si è registrata una bassissima affluenza, mettono in discussione il meccanismo stesso delle fusioni: i cittadini hanno capito e compreso che non è con questi escamotage politici che si assicura un futuro ai nostri territori. Adesso si apre una nuova stagione, ribadisce il Comitato del No, che aggiunge: coloro che hanno innescato, in maniera sconsiderata, questa assurda guerra tra cittadini e comunità se ne dovranno assumere la totale responsabilità.
Le urne ci hanno restituito un responso chiaro: i cittadini non vogliono le fusioni delle proprie realtà territoriali con i comuni contigui.
“Ringrazio a nome di tutta la Lega i nostri militanti che negli ultimi mesi hanno messo in campo tutti loro stessi per informare le cittadinanze sui rischi di questi progetti. – afferma la Senatrice Lega responsabile provinciale Tiziana Nisini – Sono risultati importanti che confermano un’inversione di tendenza politica chiara e netta rispetto al passato tro anche in un territorio difficile come il nostro. Sulle fusioni abbiamo saputo ascoltare i cittadini interpretandone nel modo corretto il pensiero. Anche i cittadini ci hanno ascoltato ed hanno capito la bontà della nostra posizione contraria e il disinteresse diretto nel portarla avanti. Adesso il prossimo obiettivo sarà quello di vincere i comuni alle prossime elezioni.”
Anche il responsabile dell’Alta Valdichiana della Lega nonché consigliere comunale di Torrita Lorenzo Vestri esprime la propria soddisfazione per il risultato del referendum: “è evidente che la popolazione di entrambi i comuni ha rifiutato l’offerta referendaria del PD, non piegandosi ai diktat del partito da sempre egemone sui due territori, ma ragionando con la propria testa ed il proprio cuore, forte anche della martellante informazione ricevuta in questi lunghi anni sia dalla Lega che dalle altre forze politiche schieratesi apertamente per il NO, oltre che dal Comitato NO FUSIONE di Torrita di Siena.” I numeri, secondo Vestri, non lasciano spazio ad alcun dubbio di interpretazione: “Oltre che alla schiacciante percentuale di voti contrari fatta registrare a Torrita, un dato significativo su cui riflettere è la bassissima partecipazione al voto dei cittadini di Montepulciano, un disinteresse che certifica il fallimento del PD nell’interpretare i bisogni dei suoi cittadini.”