Renzi a Siena attacca Tomaso Montanari: "E' un influencer di sinistra, come la Meloni lo è di destra"

"Non si candiderà a sindaco di Firenze, chi come me lo conosce dai tempi del liceo sa che non ha il coraggio di fare una battaglia e non la farà nemmeno stavolta"

Di Redazione | 11 Febbraio 2024 alle 14:47

Renzi a Siena attacca Tomaso Montanari: "E' un influencer di sinistra, come la Meloni lo è di destra"

“Dai Tomaso tira fuori per una volta un briciolo di coraggio se ce l’hai e candidati sindaco, è dai tempi del liceo che non hai coraggio, stavolta è la tua occasione, candidati e vediamo quanto vali”.

Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Siena rivolgendosi al professor Tomaso Montanari, che ieri a Firenze ha lanciato l’Associazione 11 agosto, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del suo libro ‘Palla al centro’.

“Che Montanari non abbia il coraggio di candidarsi sindaco è evidente lo sapevamo da subito, – ha aggiunto -, chi come me lo conosce dai tempi del liceo sa che non ha il coraggio di fare una battaglia e non la farà nemmeno stavolta. Conoscendo Montanari fa di tutto per mantenersi la poltrona a Siena, la verità è che è uno di questi fenomeni, è un influencer di sinistra esattamente come la Meloni è un’influencer di destra, sono due facce della stessa medaglia”. Per Renzi “Montanari era uno che veniva alla Leopolda, io non vedo l’ora di vedere Montanari nella lista elettorale, ovviamente nel mio caso per non votarlo”.

Per quanto riguarda la politica locale e il ‘dualismo’ che sta agitando il partito in un centro importante come Poggibonsi, Renzi si è detto impreparato, delegando tutto a Scaramelli, mentre si è soffermato sul tema Mps.

“Siamo contenti che il Monte abbia un futuro, perché la ‘mala gestio’ di alcuni anni del regno dalemiano in questa città ha rischiato di mandare all’aria la storia della più grande e antica banca italiana, che ha resistito alla peste e alle guerre e che rischiava di soccombere davanti al dalemismo”. Oggi fortunatamente ha un futuro, vedremo cosa deciderà di fare il Governo” ha aggiunto Renzi spiegando: “E’ evidente che ci sono dei cicli nel mondo del credito, quando tornano a crescere i tassi di interesse le banche tornano a guadagnare e questa è una cosa molto importante e molto positiva”.

Tornando ai temi nazionali l’ex presidente del consiglio ha parlato della protesta degli agricoltori: “Prima hanno aumentato le tasse che noi avevamo abbassato e subito dopo stanno a discutere tra Salvini e Meloni di chi è la colpa”. E del caso Pozzolo: “Sono orgoglioso della querela di Delmastro perché stiamo chiedendo la verità su un fatto gravissimo, una sparatoria nella notte di capodanno. Chi ha sparato? Un deputato di Fratelli d’Italia? Cioè un deputato che sostiene il Governo” ha aggiunto Renzi che chiede ancora: “Perché non si dice la verità?”. Per Renzi, “Delmastro venga a riferire in Senato, di cosa ha paura? Noi siamo disarmati a differenza dei suoi amici”.



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