Il DSU risponde: “L’azienda mai contattata per queste problematiche”
Una struttura piena di problemi, su tutti le tante infiltrazioni che la caratterizzano: non il migliore dei modi per godersi l’esperienza dell’Università lontano da casa.
“Migliorare le condizioni di vivibilità della residenza”. E’ questo il grido dei tanti studenti che dimorano nella residenza universitaria “E. De Nicola” a San Miniato, situata esattamente di fronte al polo didattico.
Una struttura vecchia, con i tanti problemi che ne derivano, ai quali però i giovani residenti sembrano essersi ormai tristemente abituati. L’edificio sembra infatti, a detta dei ragazzi, quasi abbandonato a sé stesso, senza che siano effettuati i tanti interventi dei quali la struttura avrebbe bisogno.
“Sembra impossibile poter dialogare sulle condizioni della nostra residenza – confida Michele D’Onghia, uno degli studenti che si fa portavoce dei residenti – con noi c’è dialogo zero da parte degli organi preposti”. Quello delle infiltrazioni è però soltanto uno dei problemi della residenza.
“Il momento più brutto è stato l’anno scorso, quando siamo rimasti per tre giorni e mezzo senza acqua – continua D’Onghia – una situazione che si è ripetuta una volta anche quest’anno per più di un giorno. Restare senz’acqua è sicuramente una delle situazioni peggiori in cui ci si possa ritrovare; io non l’ho detto ai miei genitori per non farli preoccupare, ma problemi di questo tipo sono molto seri”.
E’ un problema di lunga durata quello dell’acqua, che si unisce a quello delle caldaie, vecchie e, sempre a detta degli studenti, non sempre funzionanti. Capita infatti che la caldaia stacchi per qualche ora, rendendo alcune delle aree in cui è divisa la residenze, soprattutto in inverno, molto fredde.
Una serie di tanti piccoli e grandi problemi che, sommati insieme, non danno una bella visione della residenza, che diventano un biglietto da visita non gradito per i nuovi arrivati. Capita spesso infatti che alcuni studenti, tra i quali gli Erasmus, che scelgono Siena non solo come esperienza universitaria ma anche come esperienza di vita, abbiano da ridire sulle condizioni della struttura.
E pensare che la residenza De Nicola ospita perlopiù studenti di materie scientifiche, con il polo didattico che si trova a pochi passi, tra i quali anche gli studenti di medicina, il cui percorso universitario risulta essere molto più lungo di una semplice laurea triennale. Chi sceglie la residenza lo fa quindi con l’intento di viverci anche per più di 5 anni, durante il periodo di studi, il che rende tutti i problemi ancora più importanti per i residenti.
Una situazione che non interessa solo la struttura, ma anche l’esterno. A pochi metri dalla residenza si trova infatti un ampio parcheggio destinato alle auto degli studenti, per il quale gli universitari pagano una piccola quota al mese. Un parcheggio che risulta però ad oggi completamente inutilizzabile. L’ingresso è infatti transennato ormai da alcuni mesi per dei lavori di ristrutturazione:; tutto questo costringe i residenti a trovare parcheggi alternativi per le strade che circondano il polo didattico.
Una situazione non semplice quella della residenza di San Miniato, che ha portato gli studenti a denunciare la situazione. “Ci piacerebbe ricevere più attenzione, – conclude Michele D’Onghia – che le nostre richieste vengano ascoltate e si faccia qualcosa per migliorare la vivibilità di queste residenze”.
Dopo le segnalazioni, abbiamo contattato il DSU (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio in Toscana), proprietaria della struttura, che ha voluto precisare come l’azienda non sia mai stata contattata dagli studenti residenti per questo tipo di problematiche. L’azienda inoltre non nega l’esistenza di alcuni problemi, ma sottolinea come questi abbiano necessità di interventi approfonditi, tali da richiedere ovviamente del tempo. Per quanto riguarda il parcheggio ad esempio, il DSU puntualizza come lo stesso debba essere rifatto ex novo a causa di problemi strutturali, un intervento quindi che prevede un grosso investimento.
Andrea Radi