Un confronto faccia a faccia tra una delegazione di studenti delle residenze universitarie e Enrico Carpitelli, dirigente DSU. E’ quello che è avvenuto questa mattina in via Paolo Mascagni, davanti alla sede del DSU, dove Cravos Siena ha organizzato una manifestazione per il problema relativo al disservizio delle lavatrici nelle residenze universitarie. “La situazione adesso è la stessa di qualche settimana fa – afferma la studentessa Francesca Parri – Molte lavatrici sono guaste e rischiano di allagare le sale. Una situazione abbastanza ridicola, perché il DSU si è mostrato per quello che è, ovvero un’azienda non affatto trasparente che non si preoccupa degli accordi che stipula. Attualmente la situazione è quella di uno spostamento totale delle lavatrici. Le lavatrici che sono ora alla residenze De Nicola a San Miniato verranno semplicemente spostate in altre residenze del centro: non ci sarà nessuna sostituzione. Ieri è arrivata una mail dove si diceva di un contributo economico che andrà a sopperire al disagio creato – prosegue – Non sono però state date tempistiche, gli studenti sono in queste condizioni ormai dal 19 Ottobre, e non è possibile ritardare sempre questa soluzioni”.
Il confronto tra la delegazione e Carpitelli è stato lungo e a tratti acceso. Inizialmente gli studenti avrebbero dovuto varcare le porte del DSU, ma una volta che le forze dell’ordine hanno appreso della volontà dei manifesti di appendere i panni sporchi (simbolo della protesta, per via della mancanza di lavatrici) dentro la sede, hanno impedito l’accesso di tutti i ragazzi, ed è stato deciso per un dialogo faccia a faccia tra una delegazione e il dirigente. La discussione è andata avanti per oltre un’ora, e per qualche manciata di minuti ha assistito anche il questore di Siena Pietro Milone. Il risultato del confronto non ha però soddisfatto appieno gli studenti.
“E’ uscito fuori che i problemi a quanto pare sono amministrativi per tutti i disservizi che abbiamo presentato: lavatrici, wi-fi e stato delle residenze tutt’altro che buono – afferma lo studente della residenza De Nicola a San Miniato Manolo Zocco – Quello che ci hanno detto è che a seconda dei risultati delle gare loro possono agire. Se i problemi ci sono e sono gravi devono essere risolti qualsiasi sia la strada che si vuole percorrere. In questo momento stiamo trovando un muro, si stanno rimbalzando le responsabilità: credo che usciremo da qui con un nulla di fatto. Questo ci dispiace molto, perché ogni volta che proviamo ad aprire un dialogo il tentativo è sempre quello di sviare verso altre questioni. Continueremo a lavare i panni dentro il bidet o sotto la doccia dal momento che le lavatrici, almeno per ora, continueranno a non funzionare”.
La proposta avanzata dagli studenti è quella di avere questo tipo di confronto con i dirigenti del DSU una volta al mese, e sembra l’idea sia stata recepita di buon grado da Carpitelli, che nel bel mezzo della discussione ha esclamato “Se c’è un ente pubblico che risponde sempre, quello è il Dsu”.