“La statizzazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Rinaldo Franci’ è un obiettivo fondamentale per il futuro del Conservatorio che, nell’interesse di tutta la città, non possiamo permetterci di fallire. Le ultime dichiarazioni da parte del sindaco Luigi De Mossi ci hanno lasciati perplessi e rischiano di far saltare il percorso di statizzazione proprio nella sua fase conclusiva”. Inizia così la nota del consiglio accademico del “Rinaldo Franci” in merito alle dichiarazioni del sindaco di Siena, Luigi De Mossi.
“La nomina di Anna Carli alla presidenza dell’Istituto – prosegue la nota – ha seguito l’iter previsto dalla legge che prevede l’autonomia del consiglio accademico del Conservatorio nella indicazione della terna di soggetti da presentare al Ministro dell’Università e della Ricerca, al quale spetta la scelta finale di nomina. È inaccettabile, quindi, venire accusati di aver condotto una strategia di esclusione, ‘lesiva e offensiva’ verso l’amministrazione comunale. Nei confronti del Comune abbiamo sempre avuto un atteggiamento di rispetto, di collaborazione e di apertura”.
“Come consiglio accademico – continua la nota – dobbiamo inoltre puntualizzare, nostro malgrado, che i progetti di profilo internazionale, come il Double Degree con l’Università di Nantong, in Cina, e quello con l’Università di Dartmouth, negli USA, benché conclusi all’inizio della presidenza Brugi, hanno origini ben più lontane, essendo stati avviati dalla precedente presidenza tra il 2016 e il 2018, come dimostrano gli atti esistenti. Due iniziative importanti realizzate grazie al lavoro di squadra di presidente e direttore, principale artefice, e anche alle collaborazioni tra istituzioni del territorio con l’unico obiettivo di far crescere lo spessore culturale del Franci. In questo percorso di crescita l’unico stop si è registrato durante l’ultima presidenza con la perdita del Charter Erasmus. Un progetto strategico per lo sviluppo degli scambi internazionali di studenti, docenti e personale amministrativo. Averlo perso ha rappresentato un danno per la didattica e per l’immagine del Conservatorio che stiamo cercando ancora di recuperare. Ci auguriamo che si apra, quanto prima, come annunciato dallo stesso primo cittadino, un dialogo positivo e risolutivo tra il Franci e il Comune nell’interesse della città, della sua crescita culturale e della collaborazione futura”.
“Quanto alla dichiarazione rilasciata dalla precedente presidente Miranda Brugi di non essere a conoscenza delle motivazioni del suo mancato inserimento nella terna inviata al Ministro, il Consiglio accademico precisa che tale affermazione non è corretta in quanto le diverse motivazioni, ampiamente argomentate, sono presenti nei verbali del consiglio accademico in possesso della dottoressa Miranda Brugi tramite l’accesso agli atti richiesto e ottenuto dal suo avvocato. Cosa diversa è non condividerne i contenuti da parte dell’interessata. Il consiglio non ritiene opportuno divulgarli pubblicamente, per rispetto della privacy, ma trattandosi di atti amministrativi di un ente pubblico questi sono disponibili per tutti gli interessati secondo la normativa di accesso agli atti”.