Sarà una Pasqua più salata del solito. Uova di cioccolato e colombe vedono i loro listini impennarsi, mettendo a dura prova il portafoglio delle famiglie. Un’indagine condotta dal Codacons ha analizzato i prezzi delle marche più note di uova e colombe vendute nella grande distribuzione ed il quadro che emerge è tutt’altro che rassicurante: quest’anno, per celebrare la Pasqua con i dolci tradizionali, ci sarà una spesa decisamente più elevata rispetto al 2024.
Per l’uovo di Pasqua, che sia al cioccolato al latte o fondente, i rincari, al netto di offerte o promozioni dei supermercati, si attestano a quota +30% rispetto allo scorso anno, ma possono arrivare a oltre il +40% nel caso di uova di gamma medio-alta. Anche il prezzo della colomba classica sale, a seconda della marca e del punto vendita, tra il 6% e il 9% rispetto allo scorso anno, quelle farcite al cioccolato (con gocce di cioccolato, glasse o creme al cacao, ecc.), segnano aumenti più pesanti, tra il 18% e il 36%.
Colpite da incrementi dei listini anche le uova di cioccolato destinate ai più piccoli, con aumenti che partono dal +8,3% e arrivano al +33% per le marche che hanno in licenza loghi legati ai bambini (società sportive, cartoni animati, bambole, serie tv). Alla base dei pesanti rincari dei dolci pasquali c’è prima di tutto la crisi delle materie prime, spiega Silvano Bartolini, Codacons toscana, durante la trasmissione Buongiorno Siena.“Le quotazioni del cacao hanno raggiunto il record di 12mila dollari alla tonnellata a fine 2024, e viaggiano attualmente attorno agli 8mila dollari, contro i 2.900 dollari del marzo 2023, con un incremento di oltre il 175% e impatti diretti sui prezzi al dettaglio di tutti i prodotti a base di cacao. Anche il burro, materia prima base della colomba, ha registrato incrementi astronomici, pari a +83% su base annua secondo gli ultimi dati della Commissione europea, con le quotazioni che hanno superato gli 8.300 dollari a tonnellata”.