“Prima di definire storico qualsiasi cosa bisognerebbe andarci molto cauti. Poi se proprio si vuole stare su questo aggettivo ‘storico’ io credo che più che gli autori di una qualsiasi attività, tanto più quelle amministrative, dovrebbero essere a definirla storica in un modo o nell’altro a cantare vittoria soprattutto le popolazioni interessate”.
Tutt’altro che storico l’accordo chiuso tra Enel Green Power e Regione Toscana sul rinnovo delle concessioni geotermiche per altri 20 anni in Toscana. È così che commentano i comitati ambientali della zona Amiata e Val d’Orcia che da anni si spendono contro lo sfruttamento di energia geotermica dal sottosuolo del Monte Amiata. Una serie di ragioni alla base delle posizioni di questi cittadini, prima fra tutti l’assenza di condivisione con la popolazione di quei territori.
“Se si vogliono sintetizzare – spiega Gianpiero Giglioni, rappresentante di Ecosistema Val d’Orcia -, le ragioni sono procedurali. Nel senso che è mancata una reale condivisione con la cittadinanza, una mancanza di equità territoriale. Viene già prodotta troppa energia dalla geotermia: nel 2024 il 79,4% della produzione da rinnovabili della Toscana è stata prodotta da fonti geotermici. E poi c’è un rapporto di centro-periferia che non va bene. Non si possono decidere queste cose dal centro, da Firenze, dalla Regione, ci vuole una reale compartecipazione con le popolazioni delle periferie. Ci sono poi questioni collegate sul piano ambientale che creano tuttora allarme nella cittadinanza e queste sono questioni di carattere sanitario o questioni che riguardano la subsidenza del terreno. Quindi ci sono tutta una serie di motivazioni che chiederebbero di essere molto prudenti e di avere una grande cautela quando si vanno a toccare questi fatti legati alla geotermia. Tra l’altro non si tratta di un rinnovo, perché altrimenti quelle esistenti sarebbero dovute andare a gara. Infatti non ci sarà alcuna gara, sarà direttamente ENEL, che ha condotto finora queste centrali, a continuare a condurle, anzi ne faranno qualcuna in più. Ecco tutto questo complessivamente crea un procedimento che a noi appare sbagliato”.