Rinnovo contratto metalmeccanici, mobilitazione in Valdelsa. I sindacati: "Salari da adeguare a standard europei, politica giochi il suo ruolo"

Giornata di protesta per chiedere la ripresa delle trattative contrattuali con particolare attenzione ai problemi del salario, dell’orario, della sicurezza e della precarietà

Di Simone Demian Turi | 28 Marzo 2025 alle 19:00

Giornata di mobilitazione da parte di Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm, giunti alla terza tornata di sciopero per chiedere la riapertura del Ccnl Uniomeccanica e Federmeccanica Assital in scadenza: insufficienti le risposte date alla piattaforma dei sindacati, oggi è scattata la protesta in tutte le province italiane, fra cui quella di Siena. Decine di metalmeccanici interessati alla vertenza si sono ritrovati per una manifestazione a Poggibonsi, centro del bacino della Valdelsa cuore “metalmeccanico” dell’area senese.

“Federmeccanica è sorda. Questa è solo l’inizio. Non è solo salario. Questo contratto va nella direzione che il mondo sta cambiando”. Queste alcune parole di Giuseppe Cesarano, segretario Fim-Cisl durante lo sciopero e il corteo dei metalmeccanici in Valdelsa, l’area più industrializzata della provincia di Siena. La giornata di lotta è stata decisa dai sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm a sostegno della ripresa delle trattative contrattuali con particolare attenzione ai problemi del salario, dell’orario, della sicurezza e della precarietà. Una protesta di carattere nazionale, ma con respiro europeo come sostiene il segretario Uilm, Massimo Martini: “Noi dobbiamo capire che il nostro livello è europeo. Bisogna adeguarsi agli standard europei. Ci sono tante multinazionali e globalizzate. E poi ci sono le esigenze dei lavoratori”.

“Siamo in Valdelsa perché nel nostro territorio è l’emblema dei metalmeccanici” aggiunge la segretaria Fiom-Cgil, Daniela Miniero, soddisfatta della presenza numerosa allo sciopero-corteo. A proposito della larga adesione alla protesta, Miniero chiama in causa la politica: “La politica giochi il suo ruolo ed eserciti la propria responsabilità”.



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