Rinvio Granfondo Monteriggioni, i proprietari dei terreni: "Volevamo solo riconosciuto il nostro ruolo per l'ambiente

"Abbiamo chiesto solo un attestato di collaborazione e di corretto riconoscimento del nostro ruolo di manutentori ambientali"

Di Redazione | 7 Marzo 2023 alle 11:00

Rinvio Granfondo Monteriggioni, i proprietari dei terreni: "Volevamo solo riconosciuto il nostro ruolo per l'ambiente

In riferimento all’annuncio del Team Bike Pionieri del rinvio della 31° edizione della Granfondo Castello di Monteriggioni che avrebbe dovuto tenersi il prossimo 19 Marzo, arriva il chiarimento dei proprietari dei terreni privati, che hanno costituito il ‘Comitato Silvicoltori’ e che spiegano il motivo per cui non hanno concesso l’autorizzazione al passaggio della corsa.

“Come proprietari della maggior parte dei terreni della Montagnola che hanno espresso un diniego al passaggio della manifestazione all’interno delle proprietà – scrivono -, formuliamo il nostro sincero dispiacere per il mancato raggiungimento di un accordo, peraltro quasi concluso, che avrebbe consentito il regolare svolgimento della manifestazione.
Ancora lunedì 27.2 scorso, ci siamo incontrati con gli organizzatori e l’amministrazione comunale di Monteriggioni, individuando una semplice soluzione: un comunicato stampa nel quale fosse stato riconosciuto che la manifestazione si sarebbe svolta, come ogni anno, anche grazie alla corretta e attenta conservazione dell’ambiente e della viabilità agriforestale da parte dei proprietari dei terreni.
Se questo evento ha ottenuto così tanto risalto nel corso degli anni, oltre all’appassionato impegno degli organizzatori, crediamo sia opportuno sottolineare come la cornice in cui si svolge la Granfondo non sia soltanto un meraviglioso dono della natura ma è anche e soprattutto il frutto del lavoro di chi nei secoli ed ancora oggi lavora duramente per curare e gestire quei boschi così apprezzati e di cui detiene la legittima proprietà.
Purtroppo questi semplici e basilari concetti negli ultimi tempi sono stati messi in dubbio da attacchi che riteniamo sconsiderati e dannosi per tutti.

Il Coordinamento Silvicoltori si è costituito parte attiva con l’obiettivo prioritario di ristabilire la verità dei fatti e consentire alle aziende di poter continuare a lavorare nel pieno rispetto della legalità, come sino ad oggi fatto.
A fronte di mesi di critiche accese e ininterrotte, i proprietari hanno chiesto solo un attestato di collaborazione e di corretto riconoscimento del proprio ruolo di manutentori ambientali.
Ma così purtroppo non è stato ed anzi abbiamo letto nei giorni scorsi un articolo, per altro ad oggi non smentito, in cui i sindaci di alcuni Comuni, tra cui quello di Monteriggioni, sede della manifestazione, si sarebbero schierati dalla parte della varie associazioni che da mesi attaccano – con volantini e comunicati stampa – i silvicoltori che riteniamo abbiano il diritto, nel rispetto delle normative vigenti, di “coltivare” il bosco, così come sempre è stato storicamente fatto.

I silvicoltori, così come in passato, sempre sono pronti a dare la loro disponibilità ma soltanto in un contesto di chiarezza e rispetto reciproco”.



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