Una critica ferma e determinata viene lanciata dalla FILCAMS CGIL provinciale a tutti quei Sindaci, per ultimi Poggibonsi e Siena, che per la ripartenza del sistema economico locale si confrontano solo con le categorie datoriali e dimenticano le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori.
“Da questa maledetta crisi – denuncia il Sindacato dei lavoratori del commercio, turismo e servizi – si esce se si coinvolgono tutte le parti sociali. Fin dal livello nazionale vanno favorite intese con le organizzazioni sindacali dei lavoratori non solo perché rappresentano soprattutto su Siena una percentuale molto alta del mondo del lavoro dipendente, ma anche perché è il lavoro che sconfiggerà il virus. In Italia dobbiamo valorizzare soprattutto il sacrificio e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità, delle pulizie, dei supermercati e della logistica,… pagati poco e male o spesso precari. L’obiettivo comune deve essere certamente la ripartenza ma, ora come mai, necessita un nuovo modello di sviluppo. Altrimenti questa tragica crisi non ci ha insegnato nulla; i sacrifici di tanti lavoratori saranno stati vani. Sarebbe una beffa”.
“Il rispetto del mondo del lavoro si dimostra convocando e ascoltando anche le istanze delle organizzazioni sindacali, – prosegue la FILCAMS CGIL – i lavoratori sono protagonisti ed elemento cardine dei temi discussi, in nostra assenza, a quei tavoli sul terziario e turismo che hanno subito e subiranno perdite pesantissime. Pensare di uscire da questa crisi confrontandosi solo con le parti datoriali è assurdo, privo di logica, un gravissimo errore che le Istituzioni ultimamente commettono troppo spesso. Pretendiamo la convocazione di tavoli provinciali o di zona che coinvolgano tutti gli attori del mondo del lavoro per progettare nuove politiche economiche locali. Su questi temi, su queste sfide noi ci vogliamo confrontare, pretendendo rispetto soprattutto dai Sindaci che, indipendentemente dai colori politici, rappresentano tutta la comunità”.
“Ci aspettiamo infine che le Istituzioni siano al fianco dei lavoratori – conclude l’organizzazione sindacale – nell’esigere che i protocolli sulla sicurezza dei luoghi di lavoro siano rispettati e che nessuno pensi di usare questa terribile crisi per ridurre ulteriormente i diritti dei più deboli”.
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