Rischi biotecnopolo a Siena, organizzatori convegno pongono sei domande ai candidati sindaco

Sei domande pubbliche legate a potenziali rischi, vantaggi, ricadute occupazionali, prevenzione e garanzie alla cittadinanza. Domenica 7 maggio un evento dibattito all'NH Hotel, "Siena come Wuhan?"

Di Redazione | 6 Maggio 2023 alle 15:30

Rischi biotecnopolo a Siena, organizzatori convegno pongono sei domande ai candidati sindaco

Sei domande ai candidati a sindaco sulla potenziale presenza di rischi legati al nascente biotecnopolo di Siena. A porle sono gli organizzatori del convegno “Nuovo Biotecnopolo a Siena?” che si è svolto il 21 Aprile 2023 presso la sala dei Mutilati in V.le Maccari cui hanno partecipato numerosissimi cittadini interessati ad approfondire l’argomento.

Approfondimento che proseguirà domenica 7 maggio nel corso di un evento dibattito all’NH Hotel, dal titolo “Siena come Wuhan”, alla presenza di relatori esperti.

“Vorremmo sottoporre alcune riflessioni e domande all’attenzione dei candidati a Sindaco di Siena, ai quali chiediamo di inviarci le proprie considerazioni ed eventuali proposte” spiegano. L’appello ai candidati: “Gentilissime/i candidate/i a Sindaco del Comune di Siena, lo scorso 21 aprile si è tenuto a Siena, presso la “Sala dei Mutilati” in V.le Maccari, il convegno “Nuovo Biotecnopolo a Siena?” che ha riscosso tra la cittadinanza, intervenuta numerosissima, un grande interesse grazie anche alla presenza di relatori autorevoli. L’ evento si è dimostrato utile per chiarire cosa siano i laboratori con livello di biosicurezza bsl3, bsl3+ e bsl4 dove si raccolgono, custodiscono e manipolano patogeni potenzialmente pericolosi o addirittura letali per l’uomo”.

“L’ avanzamento dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie, se non attuato nel rispetto dell’uomo e dell’etica, potrebbe esporre tutti i cittadini, ed in primis quelli nel cui territorio fosse presente un biolaboratorio di siffatte caratteristiche, al rischio di una deriva estremamente pericolosa. Quanto accaduto in Sudan è cronaca di questi giorni e porta nuovamente alla ribalta cosa potrebbe significare per un territorio ospitare Laboratori classificati BSL3/BSL3+/BSL4 tanto più se, come per quello già esistente a Trieste, venissero a questi applicate norme di salvaguardia e/o immunità (v. LEGGE 19 maggio 2022, n. 66) tali da far sì che né la cittadinanza né le Istituzioni possano minimamente conoscere e controllare le attività che vi si svolgono e con quali rischi e garanzie di sicurezza”

“Fondamentale diventa quindi informare la popolazione dei potenziali rischi sanitari e ambientali e del fatto che un’eventuale epidemia, causata da incidenti di laboratorio, potrebbe accadere in ogni momento e in qualsiasi parte del pianeta come purtroppo, stando a recenti notizie e ricerche internazionali, potrebbe essere accaduto nei laboratori di ricerca a Wuhan. Sarebbe dunque indispensabile chiarire dubbi e perplessità sul quadro normativo nazionale e garantire totale trasparenza su ciò che si andrà a realizzare. Questo per la tutela della salute dei cittadini tutti. Come organizzatori dell’evento ma soprattutto come cittadini ci rivolgiamo a voi e alle vostre coalizioni affinché esprimiate chiaramente le vostre idee, prospettive e progetti riguardo al biotecnopolo senese:

– Qual è il vostro pensiero in merito ai biolaboratori (vantaggi, rischi, ricadute occupazionali etc.)?

– Quale ruolo intende assumere il Comune visto che il Sindaco è il referente e responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio?

– Quali politiche di prevenzione e quali le azioni concrete a tutela del territorio e della cittadinanza?

– Quali relazioni e/o protocolli con le varie istituzioni locali, nazionali ed internazionali si intenderebbe mettere in atto?

– Potete escludere che al biolaboratorio senese venga applicata la LEGGE 19 maggio 2022, n. 66 o analoga magari creata ad hoc in maniera tale da renderlo zona extraterritoriale?

– Quali garanzie possono essere date alla cittadinanza che, pur con i propri dubbi, non vuole essere etichettata contraria alla ricerca ma che, come cittadini consapevoli, chiede trasparenza e rassicurazioni per una ricerca etica e sostenibile?

 



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