Risposta al vaccino nei pazienti fragili: AOUS e Unisi avviano uno studio

Lo studio si concentrerà sulla risposta immunitaria cellulare ed anticorpale, a medio e lungo termine, dopo differenti formulazioni vaccinali anti-Covid e in differenti tipologie di vaccinati

Di Redazione | 26 Maggio 2021 alle 10:49

Risposta al vaccino nei pazienti fragili: AOUS e Unisi avviano uno studio

Risposta immunitaria al vaccino nei pazienti fragili: ha preso il via a Siena uno studio multicentrico e prospettico, ideato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e dall’Università degli Studi di Siena, per studiare la risposta immunitaria cellulare ed anticorpale, a medio e lungo termine, dopo differenti formulazioni vaccinali anti SARS-CoV-2 e in differenti tipologie di vaccinati.

A promuovere lo studio è stata la professoressa Donata Medaglini del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena, il centro sperimentale è quello della UOC Malattie Infettive e Tropicali dell’Aou Senese, con il coordinamento della dottoressa Francesca Montagnani, medico dello stesso reparto e ricercatore universitario sempre del Dipartimento di Biotecnologie mediche. «Dopo lo studio sulla risposta immunitaria anti SARS-CoV-2 nei soggetti infetti e negli operatori sanitari vaccinati, abbiamo voluto approfondire la risposta immunitaria alla vaccinazione nei soggetti fragili, con lo Studio PatoVac_Cov – afferma la professoressa Donata Medaglini -. Questo studio prende in considerazione la risposta ai vaccini in diverse tipologie di soggetti fragili, tra cui pazienti con patologie croniche ed ematologiche, emodializzati, trapiantati, immunodepressi, e ne studia l’evoluzione a differenti tempi post-vaccinazione. Oltre alla produzione ed alla persistenza a lungo termine degli anticorpi contro la proteina spike di Sars-CoV-2 ed il loro effetto neutralizzante sul virus, in questo studio valutiamo anche la risposta post-vaccinale a lungo termine delle cellule B e T di memoria e la produzione di molecole immunomodulanti quali citochine e chemochine».

Al momento sono stati arruolati per lo studio PatoVac_Cov 510 Pazienti con patologie croniche e/o trapiantati, con il coinvolgimento nel gruppo di studio di 6 centri sperimentali che fanno riferimento a reparti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese: Malattie dell’apparato respiratorio; Cardiochirurgia; Nefrologia, dialisi e trapianti; Cronicità e fragilità degli anziani; Ematologia; Terapie Cellulari e Officina Trasfusionale. «Come clinici e come ricercatori abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della professoressa Medaglini – aggiunge la dottoressa Francesca Montagnani – che viene incontro alle molteplici domande ancora in attesa di risposta in materia di SARS-CoV-2 e vaccinazioni. Questa multidisciplinarietà ci ha permesso di proporre la partecipazione allo studio a molteplici categorie di pazienti, affetti da patologie croniche infettivologiche (compresa l’infezione da HIV), soggetti trapiantati di fegato, di cuore, di midollo osseo, trapiantati di polmone o con patologie polmonare in stadio avanzato, emodializzati, pazienti con patologie ematologiche, e nelle prossime settimane lo studio sarà esteso anche ad altre categorie di pazienti fragili».

I pazienti appartenenti a categorie fragili che fossero interessati a partecipare allo studio come volontari e/o a ricevere maggiori informazioni, possono contattare il proprio Specialista di riferimento o mandare un’email a [email protected]



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