Ristorante senese con lavoratori a nero

Di Redazione | 5 Maggio 2016 alle 11:51

Ristorante senese con lavoratori a nero

Impiegavano cinque lavoratori a nero

Lavorava utilizzando dipendenti al nero, e quando quattro di questi hanno sporto denuncia perchè non venivano neppure pagati, non si è preoccupato di un possibile controllo, che puntualmente è arrivato due giorni dopo da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Nell’occasione i militari hanno scoperto che su nove persone impiegate in quel momento a curare i 40 avventori della sera, ben cinque erano state assunte totalmente in nero. Per ogni lavoratore assunto in nero, quegli imprenditori dovranno pagare una sanzione pecuniaria amministrativa di 1500 euro, più 2000 per la sospensione dell’attività, immediatamente notificata dai Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro. Se nel giro di tre mesi non verrà pagata questa sanzione minima, essa sarà triplicata.

Fra i lavoratori in nero tante storie diverse: tutti avevano precedenti a vario livello nel ramo della ristorazione ed età ormai mature. Dopo i cinquant’anni è difficile rifarsi una vita, se il tuo vecchio ristorante è fallito e non sei in condizioni di riaprirne un altro, oppure se vieni dal sud e la tua piccola impresa ha perso tutti  clienti, o se addirittura hai girato moltissimi locali come cameriere e di questi esercizi pubblici pochi sono sopravvissuti. Magari sei stato anche abituato a essere pagato in nero, per qualche euro in più, pregando per la salute, perché la pensione non arriverà mai o sarà miserrima.

Per chi ha dovuto sottostare a pessime condizioni di lavoro, per stato di necessità, non possono essere previste sanzioni, che aggraverebbero ulteriormente le sue condizioni,ma diversa è la storia per chi approfitta di queste difficoltà. Non vi sono reati, il mancato pagamento dei contributi assicurativi e previdenziali non costituisce più reato ma illecito amministrativo. Per ogni lavoratore assunto in nero, quegli imprenditori dovranno pagare una sanzione pecuniaria amministrativa di 1500 euro, più 2000 per la sospensione dell’attività, immediatamente notificata dai Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro. I conti sono presto fatti, sono 9500 euro complessivi. triplicati se non pagati entro tre mesi.



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