Rinvenuto dai carabinieri a Rieti. Allerta tra i produttori di Montalcino, si pensa a una banda che agisce su commissione
Il grande sforzo che stanno svolgendo i Carabinieri di Montalcino in relazione all’ingente furto di bottiglie di Brunello (ben 50.000 euro) di cui alle recenti cronache, sta cominciando a produrre i suoi effetti. Tramite particolari tecnologie elettroniche è stato rintracciato e rinvenuto alla periferia di Rieti il furgone utilizzato dai malfattori per la sottrazione del prezioso vino. Con tutte le attenzioni possibili il furgone è stato trasportato in una località protetta sotto il controllo dell’Arma in attesa dei decreti della Magistratura inquirente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, affinché le analisi tecnico scientifiche sul furgone per la ricerca di profili dattiloscopici e DNA, possano essere svolte da una squadra operativa di biologi e chimici del RIS di Roma. Il rinvenimento del mezzo rubato in una ditta di Montalcino e utilizzato per il raid criminale, consentirà comunque agli investigatori di meglio indirizzare le ricerche finalizzate all’individuazione dei malfattori che si sospetta siano specializzati nel particolare settore merceologico e collegati con ricettatori ben organizzati.
E’ ancora sotto choc il mondo del vino Brunello a Montalcino per i recenti maxi furti di bottiglie che i ladri hanno messo a segno. Il vino nuovo obiettivo dei malviventi al pari di gioielli e preziosi, i produttori chiedono più sorveglianza al fine di bloccare una probabile banda che agisce su commissione, e studiano soluzioni per blindare le loro proprietà. Il Comune ha già fatto partire l’iter per un nuovo impianto di videosorveglianza (LEGGI QUI:https://www.radiosienatv.it/maxi-furto-brunello-montalcino-sindaco-franceschelli-progetto-videosorveglianza-esiste-le-aziende-ci-diano-mano-attuarlo/) ma gli alti costi impongono una necessaria cooperazione tra pubblico e privato: “Solitamente, ad ora – affermano Marco Casucci ed Hubert Ciacci, rispettivamente Consigliere regionale e Capogruppo in Consiglio comunale della Lega – la zona di Montalcino è stata molto tranquilla, ma recentemente i numerosi furti nelle cantine hanno giustamente allarmato chi produce il famoso vino apprezzato in tutto il mondo”
“A nostro avviso – proseguono i Consiglieri – stando così le cose, oltre ad incrementare la videosorveglianza, sarebbe fondamentale una maggiore e capillare presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio” “Quest’ultima opzione, però – precisano gli esponenti leghisti – trova ostacolo nell’atavica carenza di uomini e mezzi che, anche in questa zona, è particolarmente rilevante” “Essendo, poi, pressoché certamente furti su commissione – sottolineano i rappresentanti del Carroccio – è chiaro che le bottiglie trafugate vengano poi smistate in aree molto distanti e quindi è naturale che si perdano facilmente le tracce della stessa refurtiva”. “Insomma – concludono amaramente Marco Casucci ed Hubert Ciacci (tra l’altro direttamente parte in causa, essendo lui stesso un noto produttore di vino) è doveroso che tale criticità non venga minimizzata e che le istituzioni, come la Prefettura, oltre che occuparsi attivamente d’immigrati, monitori con attenzione la stringente problematica.”
(foto da Montalcinonews)