“Non è possibile che la transizione ecologica ci costringa ad esuberi, licenziamenti o a mandare le persone in cassa integrazione e, al tempo stesso, costringerci a comprare le batterie dalla Cina”.
È quanto ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a margine di un incontro organizzato a Siena dal sindacato Cisl dal titolo “Sviluppo, lavoro, welfare, per l’inclusione sociale in merito alla decisione dell’Europarlamento di mettere al bando definitivamente la vendita di veicoli a motore termico per portare il Vecchio Continente verso l’obiettivo zero emissioni nel 2050. Non è possibile però per Sbarra avere una transizione energetica attraverso esuberi, licenziamenti, servono grandi investimenti.
La transizione verso la mobilità elettrica cancellerà qualche decina di migliaia di posti di lavoro ma dovrebbe crearne altri nella produzione di batterie, motori elettrici e componenti elettronici. “Crisi ma anche una nuova prospettiva occupazionale”, ha detto il presidente della Toscana il presidente Eugenio Giani che ha partecipato all’incontro.
“È evidente che i sistemi produttivi stanno vivendo delle trasformazioni profonde – ha aggiunto Giani – noi come Regione stiamo mettendo a disposizione tante risorse dei fondi europei Fesr, Fse, oltre a quello che può essere fatto attraverso il Pnrr”.