Roberto Farinelli e il suo studio su Abbadia Isola, presentazione del libro al MaM

"Abbadia Isola. Il borgo e il monastero", la presentazione domani, ore 17:30 al Museo Archeologico di Monteriggioni

Di Redazione | 16 Febbraio 2024 alle 22:20

Roberto Farinelli e il suo studio su Abbadia Isola, presentazione del libro al MaM

Per la serie delle Conferenze al Museo, domani, ore 17:30, MaM – Museo Archeologico di Monteriggioni, Abbadia Isola, Sala Ildebrando, si terrà la presentazione libro di Roberto Farinelli: “Abbadia Isola. Il borgo e il monastero”, Atlante dei borghi medievali del territorio di Monteriggioni, volume III, edito da Betti editore.

Una serata molto interessante non solo per la comunità monteriggionese, ma anche per tutti coloro che amano la storia.
L’appassionato di Medioevo non avrà difficoltà a descrivere nei dettagli l’abbazia in cui si svolsero gli eventi de “Il Nome della Rosa”, dallo scriptorium al cellario, dalle cantine alla biblioteca.
Pochi però saprebbero parlare del villaggio sottostante, benché i suoi abitanti – compresa la donna vagheggiata da Adso, la voce narrante – abbiano rivestito un ruolo chiave nella narrazione, ambientata quasi completamente entro le mura del monastero.

Qualcosa di simile è successo per il borgo di Abbadia Isolala cui storia è rimasta sinora in ombra, come oscurata da quella della grande abbazia di S. Salvatore e Cirino, i cui locali ospitano il nostro MAM.
Eppure il borgo di Isola preesisteva al monastero e era già sviluppato da costituire una tappa dell’itinerario dell’arcivescovo di Canterbury attraverso il quale conosciamo la Via Francigena. Anzi, tra quelli del territorio di Monteriggioni Isola rappresenta il borgo più antico, sorto in corrispondenza dell’attraversamento della pianura acquitrinosa ai piedi del capoluogo e paradossalmente chiamato nel X secolo “Borgo Nuovo”.

Il libro di Roberto Farinelli descrive le vicende di questo borgo e quelle del monastero, per poi concentrarsi su tre temi chiave: il legame con il territorio circostante, con i laghi e gli acquitrini bonificati dai monaci benedettini, in grado di convogliarne le acque per alimentare il loro mulino; la relazione con la Francigena e le strutture destinate all’ospitalità di pellegrini e viandanti; il rapporto con il confine tra il dominio fiorentino e senese e le conseguente evoluzione dei sistemi di difesa militare.

L’ingresso è gratuito, si richiede la prenotazione. Info e prenotazioni: 0577 304834; [email protected]



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