La Robur scenderà di nuovo in campo, tra poche ore, per affrontare la capolista Modena (fischio d’inizio alle ore 18) allo stadio Braglia, ma nei tifosi bianconeri non si è ancora spenta la delusione per la sconfitta interna rimediata con il Gubbio. E non solo per quella.
Mister Padalino ha chiesto ai giocatori di dimostrare di non essere la squadra vista in campo nei secondi 45′ con gli umbri, quella squadra che i tifosi hanno rifiutato di salutare sotto la curva, perchè quell’atteggiamento remissivo e rinunciatario certo non rappresenta lo spirito bianconero. La critica dei sostenitori senesi si estende però alla società, che negli ultimi due anni ha decisamente deluso le attese. Giovedì è stata convocata l’assemblea dei Fedelissimi per decidere la linea da tenere da ora in avanti.
“La mia posizione è molto dura e non potrebbe essere altrimenti – ha detto il presidente dei Fedelissimi Lorenzo Mulinacci ospite di Siena Tv a “Fuoricampo” -. In due anni questa società ha combinato solo disastri solo proclami e promesse non mantenute. A loro interessa solo apparire, non la sostanza. Abbiamo ottenuto un ripescaggio solo per i soldi, non certo per meriti sportivi, perchè eravamo trentaquattresimi nella classifica.
Il tempo per dimostrare quello che volevano fare lo hanno avuto – ha proseguito Mulinacci -: si sono succeduti tre presidenti, tre direttori generali, tre direttori sportivi, non so quanti allenatori, un ottantina di giocatori e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Io credo che per continuare a fare queste figurette e a farsi prendere in giro da squadre che niente hanno a che vedere con la storia del Siena possiamo farcela anche da soli, senza far venire la gente dall’Armenia. Per me, una volta raggiunta la salvezza possono anche togliere il disturbo. Non me ne faccio certo un cruccio se a fine campionato andranno via,