Difesa smarrita e perdità di identità. Ora il riposo in attesa del decisivo derby con Arezzo
Ha dell’incredibile la sconfitta casalinga di ieri sera della Robur Siena con il Pontedera. Le difficoltà preannunciate alla vigilia si sono tutte verificate ed ecco che i pisani sono riusciti nel colpo espugnando il Rastrello con un match furbo e ripreso per i capelli all’ultimo minuto. Una doccia gelata che ha complicato i piani di mister Mignani e della squadra, che pensava il ko con il Monza solo un episodio isolato, e la partita col Pontedera la pronta occasione di riprendere la marcia.
E invece no, qualcosa scricchiola e va rivisto. Troppe disattenzioni, cali di concentrazioni, sfortune varie e assortite che si accaniscono quando le cose iniziano ad andare male, tante provocazioni in cui i bianconeri sono caduti. Già il pareggio poteva stare stretto, figuriamoci la sconfitta finale. Da registrare sicuramente la difesa, che lascia soli gli avversari andare in gol, e la frenesia. Con il pericolo che le recenti sconfitte casalinghe con tanti gol presi possano ingenerare paura e incertezze.
Ora arriva il difficile. La Robur osserverà il turno di riposo, e non dovrà guardare la classifica ma se stessa, correggere gli errori e ripartire già dal delicato derby con l’Arezzo, le cui premesse ambientali (vedi scritta antisemita a Rigomagno) sono tutt’altro che pacifiche.