Robur selezionato acquirente. “3 uomini e una gamba”: stagione odissea come nel film

Passaggio di proprietà vicino. 3 calciatori, per motivi diversi, hanno caratterizzato un campionato: Bentivoglio, Baroni e Serrotti. La gamba preziosa doveva essere quella di Guberti

Di Giuseppe Saponaro | 21 Luglio 2020 alle 17:11

Robur selezionato acquirente. “3 uomini e una gamba”: stagione odissea come nel film

Un campionato come in un film. Oggi che, tramite un comunicato ufficiale, la presidente Anna Durio ha confermato che è stato selezionato l’acquirente del pacchetto di maggioranza della Robur Siena possiamo provare ad analizzare il percorso della squadra targata Dal Canto che, immediatamente, ci fa pensare all’odissea dei tre protagonisti della pellicola cinematografica datata 1997. In “Tre uomini e una gamba” Aldo, Giovanni e Giacomo si cimentano in un  viaggio denso di ostacoli da Milano alla Puglia.

Molto simile è stata la strada della Robur di questa stagione che, sin da come è stata costruita, ha destato qualche dubbio.  Partiamo dunque dall’inizio, mettiamoci in viaggio.

Fiore all’occhiello del mercato estivo era stato Simone Bentivoglio. Giunto a Siena all’età di 34 anni, con più di 100 presenze in serie A, doveva essere l’uomo chiamato a fare la differenza. Da protagonista a comparsa il passo è stato breve: provato dietro le punte ma anche nel ruolo di regista, non ha mai trovato una continuità di presenze e rendimento. Da comparsa, poi, a separato in casa con inevitabile cessione in prestito e rinnovo contrattuale (mal digerito dalla piazza) forse fatto per agevolare l’operazione in uscita.

Tappa intermedia del nostro ideale viaggio è Firenze luogo di nascita di un certo Serrotti. Centrocampista di qualità e quantità ha dimostrato doti di palleggio non banali per la categoria. “Uomo di fiducia” del mister, che lo aveva avuto alle sue dipendenze nella parentesi aretina, era presto diventato punto fermo nella zona nevralgica bianconera. Autentica doccia fredda per i tifosi vederlo andar via verso la realtà Reggio Audace: i motivi del suo addio non sono, ad oggi, totalmente chiari.

La città di Dante ha dato anche i natali a Baroni. Centrale di peso, ottimo sull’uomo era elemento di sostanza nel pacchetto arretrato della Robur. Tecnicamente il più dotato nel ruolo anche per la capacità di saper gestire il pallone in fase di costruzione del gioco. Un infortunio, con successiva complicazione, lo ha tolto di scena: di li in poi, mister Dal Canto ha dovuto fare di necessità virtù pensando anche a cambiare il modulo tattico ma non trovando mai un perfetto interprete con i vari D’Ambrosio, Buschiazzo, Romagnoli e Panizzi che si sono alternati mai lasciando pareri positivi unanimi. Probabilmente, l’assenza di Baroni è quella che più si è avvertita considerando gli errori difensivi, non ultimi quelli della sconfitta play off contro l’Alessandria, che Cesarini e soci hanno pagato “salato” durante tutto il campionato.

Un inciso per il match di cui sopra: riviste le immagini, si può dire che i gol presi sono causa di una serie di errori, soprattutto di posizionamento, di più interpreti e non di singoli (si legga D’Ambrosio).

Chiusura per la preziosa gamba, nel film, compagna di viaggio del trio. La preziosa gamba della Robur poteva essere quella di Guberti autentico lusso per la categoria. L’ex Bari (80 presenze in serie A), condizionato da diversi infortuni, non è riuscito a dare quel contributo che si attendeva da lui e dalle sue doti calcistiche.

Per la verità, la Robur è mancata anche quando una pezza si poteva mettere. Il mercato di gennaio, che doveva compensare qualche lacuna, non ha convinto: anche per questo, sul banco degli imputati del tifo, soprattutto di quello organizzato, è salito il direttore sportivo Vaira.

Fino  a qui il passato. Il futuro parla di “ultime verifiche da completare  nell’operazione di cessione con successiva finalizzazione di tutte le formalità pregiudiziali al passaggio di proprietà”.

Praticamente “L’alba di un nuovo giorno”. Un altro film

Giuseppe Saponaro

Giornalista pubblicista da oltre 15 anni, si occupa di comunicazione nel pubblico impiego. Ha lavorato in Italia e all'estero. Si dice onorato di risiedere a Siena, città che vede crescere i suoi figli. Parla e scrive di sport ed attualità: nel suo passato radio e carta stampata. Nel presente il web.



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