Rosy Bindi: "Ricordare Don Milani significa porre al centro dello sviluppo sociale il bene fondamentale dell'istruzione"

Una due giorni su "Don Milani: da un'idea di scuola, un'idea di società civile" all’Università per stranieri di Siena

Di Redazione | 29 Novembre 2023 alle 18:33

Una due giorni su “Don Milani: da un’idea di scuola, un’idea di società civile” all’Università per stranieri di Siena. A cento anni dalla nascita di Lorenzo Milani e a più di cinquanta anni dalla sua morte restano ancora la testimonianza della sua fede e, come sua eredità immateriale, l’indicazione forte, e non più eliminabile, che la scuola sia il ‘rimedio’ per mettere in atto condizioni di educazione e di formazione grazie alle quali gli emarginati, i deboli di ieri e di oggi, possono diventare ‘cittadini sovrani’, in una società attraversata da pesanti ingiustizie sociali nelle quali il sapere resta comunque privilegio di pochi. “Don Lorenzo Milani ha segnato la storia italiana per la sua dedizione alla conoscenza e alla cultura affinché gli “ultimi” non restassero tali per sempre”, ha affermato il rettore Tomaso Montanari.

“Don Milani ci richiama fortemente al fatto che l’istruzione, anche quella superiore, debba essere aperta a tutti. E così non è. Siamo regrediti di nuovo ad un’università per censo, è un paese sempre più diseguale. La politica parla di merito, in realtà questo merito non è altro che la consacrazione dello stato delle cose, della diseguaglianza per nascita. Don Milani diceva che ‘la parola è la chiave fatata che apre ogni porta’, pensava che l’istruzione sia lo strumento fondamentale per una vera sovranità. Senza scuola, senza università per tutti, l’articolo uno della costituzione – la sovranità appartiene al popolo – non è vero, è teoria. L’università lavora per una piena democrazia e Don Milani è un faro”.

L’importanza del pensiero di Don Lorenzo Milani è stata sottolineata anche da Rosy Bindi, ex ministro e presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Milani.

“Don Milani è personaggio estremamente attuale, perchè si è battuto per la scuola, per dare a tutti la possibilità di essere cittadini sovrani attraverso l’educazione ed oggi noi sappiamo quanta dispersione scolastica c’è in questo paese, quanti pochi laureati abbiamo, quanto poco è considerato in Italia il valore dell’educazione, della crescita, del senso critico. Quindi ricordare Don Milani significa porre al centro dello sviluppo sociale questo bene fondamentale che è l’istruzione”.



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