Ruba portafogli da un'auto in sosta, arrestato dalla Polizia grazie a una testimonianza

Di Redazione | 14 Maggio 2018 alle 15:04

Ruba portafogli da un'auto in sosta, arrestato dalla Polizia grazie a una testimonianza

Protagonista un 34enne pregiudicato di Poggibonsi

E’ stato arrestato dalla Polizia di Stato, grazie anche alla testimonianza di chi aveva assistito al furto commesso, un 34 enne pregiudicato di Poggibonsi. Alle 11.45 circa di ieri una chiamata è arrivata al 113 della questura, per una richiesta d’intervento a seguito di un furto di portafogli da un’auto in sosta, nella cittadina Valdelsana.

I poliziotti delle Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, si sono subito portati sul posto, dove hanno raccolto le prime informazioni da testimoni e derubati. Dagli accertamenti è emerso che mentre due fratelli si sono allontananti per pochi istanti dalla propria autovettura, parcheggiata e non chiusa a chiave, per entrare in un negozio in via San Gimignano, un uomo ha asportato, dalla borsa lasciata incustodita all’interno, un portafogli, per poi allontanarsi verso Piazza Matteotti.

Una volta raccolte le prime informazioni utili, gli agenti si sono messi sulle sue tracce insieme ai due derubati ai quali la testimone aveva riferito l’accaduto. Dopo pochissimi minuti è stato visto un uomo corrispondente alle descrizioni fornite che si stava nascondendo in un vicolo a senso unico. Immediatamente è stato fermato ed identificato. L’uomo, nato e residente a Poggibonsi, era peraltro già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, anche per reati contro il patrimonio. Dopo un primo momento, in cui ha provato a negare di aver commesso il furto, il 34enne ha confessato alla Polizia tirando fuori i soldi che aveva rubato, circa 55 euro.

Poi, i poliziotti sono entrati con lui nel vicolo di via Dietro Le Mura, dove era stato visto entrare, e hanno ritrovato il portafogli, nascosto sotto un’auto. La testimone ha poi riconosciuto senza ombra di dubbio il ladro, che è stato quindi arrestato. Al termine dei riscontri è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa del giudizio direttissimo, ancora in corso.



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