Rubano le borse e utilizzano il bancomat
Hanno lasciato le borse in auto per non lasciare incustodite nella sala durante la festa di Carnevale, ma non hanno pensato a nasconderle e i ladri hanno approfittato per forzare lo sportello e appropriarsene.
E’ accaduto qualche settimana fa ad Acquapendente, in provincia di Viterbo, dove gli studenti di due istituti scolastici superiori avevano organizzato una festa di Carnevale in un capannone della zona industriale, invitando anche amici più grandi, tra i quali due ragazze ventenni originarie di Asciano.
Le giovani hanno lasciato le borse all’interno della loro auto e al termine della festa si sono rese conto che erano scomparse, ma hanno notato anche una Opel con targa bulgara, parcheggiata poco distante e due giovani che si attardavano a bere birra nelle vicinanze. Hanno annotato la targa e, sono andate a denunciare il furto alla stazione Carabinieri, facendo chiaro riferimento ai loro sospetti su quei due personaggi incontrati nella notte. Il numero di targa avrebbe facilitato l’identificazione dei due stranieri, orientando subito le ricerche in maniera precisa.
I due descritti dalle giovani, alle ore 3.25 di quel mattino, avevano utilizzato la carta Poste pay di una delle ragazze, originaria di Asciano, per prelevare denaro presso l’Ufficio Postale di Abbadia San Salvatore. Erano stati a lungo ripresi dal sistema di video sorveglianza, perché avevano effettuato numerosi e sfortunati tentativi di prelievo, scalando dalle cifre più alte sino a quelle più basse, perché la ragazza aveva solo quaranta euro in conto, ed erano riusciti a portargliene via soltanto venti.
I due autori del furto sono rumeni, sono immigrati in Italia solo da pochi mesi, e sono stati facilmente individuati perché in questo breve periodo hanno avuto modo di farsi conoscere dai Carabinieri sia del Lazio che della Toscana. Il lavoro di indagine svolto in sinergia dalle due Stazioni Carabinieri ha condotto a due distinte denunce, una per furto sul territorio laziale e quella toscana, relativa all’utilizzo di una carta di credito rubata, che è stata inoltrata dall’Arma di Abbadia alla Procura della Repubblica senese. In attesa delle determinazioni della Magistratura, i due personaggi continuano ad essere monitorati con attenzione.