L’ottavo nome è arrivato. A completare la giunta regionale è Stefania Saccardi. L’ex assessore alla Salute avrà la delega all’agricoltura e in più la carica di vicepresidente. La strada per completare la squadra toscana non è stata però in discesa. Italia viva dopo il nulla di fatto del Consiglio di lunedì, ha fatto di nuovo pressione per ottenere un assessorato di peso, puntando ancora con Alessandro Cosimi l’ambito sanitario. Una proposta irricevibile da parte del Pd, per due motivi. L’ingresso dell’ex sindaco di Livorno avrebbe significato una disparità tra uomini e donne, 5 a 3, e a quel punto sarebbe stato complicato assegnare la vicepresidenza regionale a una donna, una regola valida dai tempi di Vannino Chiti, visto che era stato uno dei paletti messo dallo schieramento renziano. L’accordo su Saccardi, arrivato dopo una mattinata di trattative, ha sbrogliato la matassa.
Restano da definire alcune deleghe, che arriveranno a breve: l’avvio del Consiglio è previsto a minuti. L’esclusione di Cosimi conferma di quanto trapelato da giorni, il senese Simone Bezzini avrà l’incarico di guidare la sanità: l’assessorato più potente, almeno in termini economici. Monia Monni sembra destinata all’ambiente, mentre per Stefano Baccelli si prospettano le infrastrutture. Leonardo Marras, il più votato tra i consiglieri, avrà il lavoro, che probabilmente verrà accorpato con lo sviluppo economico. Alessandra Nardini è attesa dalla scuola e dall’istruzione. Restano in attesa di collocazione Serena Spinelli e Stefano Ciuoffo, mentre Giani terrà per sé la delega alla cultura. L’undicesima legislatura della Toscana può avere finalmente inizio.
