San Casciano dei Bagni, Mariotti: "A giugno ripartono gli scavi. A lavoro per sede distaccata UniStraSi"

Ripartono i lavori dopo le scoperte al santuario etrusco-romano del Bagno Grande

Di Redazione | 21 Marzo 2024 alle 19:20

Già pronti gli archeologi e i ricercatori dell’Università per Stranieri di Siena, guidati dal Direttore degli Scavi del Bagno Grande Emanuele Mariotti, per la nuova campagna di scavi a San Casciano dei Bagni che partirà da giugno prossimo. I bronzi al momento sono al museo Archeologico di Napoli in mostra e lì resteranno almeno fino al 30 giugno, mentre ancora niente è stato deciso per il prossimo anno. Ma intanto gli occhi sono puntati a quando tra meno di tre mesi i ricercatori torneranno sul campo per altre eccezionali scoperte come quella del Santuario Ritrovato del Bagno Grande che ha permesso di riportare alla luce una delle più importante scoperte archeologiche degli ultimi anni.

Gli scavi ripartiranno a fine giugno, come era previsto. Si sta lavorando affinché la campagna sia ovviamente lunga e con tante persone – spiega Emanuele Mariotti di UniStraSi e Direttore dello scavo del Bagno Grande -. Abbiamo obiettivi e strategie precise: ampliare la ricerca, avere nuovi dati e continuare ovviamente a ricostruire quello che è il paesaggio storico e termale di San Casciano dei Bagni. Peraltro questa occasione, in questo convegno, unisce il Santuario del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni lungo il corso del fiume Elvella, fino ad arrivare al Paglia, quindi in realtà è un tema che tocca anche il nostro sito”.

Tra i tanti progetti di UniStraSi legati a San Casciano dei Bagni c’è quello di aprire una sede distaccata proprio in loco e svolgere le attività connesse all’archeologia e alle scoperte etrusco-romane di quel territorio.

“È necessario per gli studiosi che verranno a trovarci, per gli studenti, le studentesse, gli specializzandi, i dottorandi che lavorano con noi – afferma Emanuele Mariotti riguardo alla sede distaccata di UniStraSi che nascerà a San Casciano dei Bagni -. È un modo di far stare la ricerca e l’Università nel piccolo borgo di San Casciano, far stare, noi e tutti quelli che lavorano con noi, vicino alla ricerca e ai materiali che lavorano nel sito. Credo sia davvero una grande opportunità sia per l’Università che per il paese”.



Articoli correlati