Un altro importante passo nel percorso per dare nuova vita all’ex convento ed ex carcere di San Domenico. Il Consiglio comunale nella seduta del 28 luglio scorso ha definitivamente approvato la proposta di piano di recupero del complesso presentata dal concessionario Opera Laboratori, come previsto dal contratto di concessione in project financing sottoscritto nel gennaio 2021 e dopo l’adozione del Piano in Consiglio Comunale avvenuta il maggio scorso.
Superata positivamente la conferenza paesaggistica con la Regione e la Sabap, nei termini previsti per le osservazioni è pervenuta soltanto un’osservazione da parte della Soprintendenza che il Consiglio Comunale ha prontamente recepito. Il Piano di Recupero è così vigente e pienamente conforme alla legge e all’Accordo di valorizzazione del 2011 e successive modifiche.
Un risultato non scontato e non banale che costituisce un altro passo fondamentale nel complesso percorso amministrativo, burocratico e procedurale che consenta il recupero del San Domenico ed il suo ritorno alla fruizione pubblica.
“Un risultato di cui ringrazio, oltre al Concessionario, la Regione Toscana, la Soprintendenza e in particolar modo il rinnovato Ufficio tecnico comunale per il lavoro rilevante che ha svolto, stante la complessità della materia – spiega il sindaco di San Gimignano -. Adesso siamo già al lavoro per approvare prima possibile il progetto definitivo esecutivo che dovrà presentare il Concessionario al Comune. Una volta presentato, il Comune indirà così la conferenza dei servizi con tutti gli enti sovraordinati. Una volta chiusa la conferenza potremo approvare il progetto ed i lavori potranno finalmente partire. Ricordo che si tratta di un investimento di oltre 20 milioni di euro. Così come ricordo che sono già state eseguite le opere indifferibili e urgenti per evitare crolli o ulteriore depauperamento del bene per oltre 100mila euro”.
Il Piano si pone i seguenti obiettivi strategici: limitazione del consumo del suolo e riqualificazione del patrimonio; attenzione agli aspetti paesaggistici ed ambientali e alle aree a “margine”; incentivazione di un mix funzionale costituito da residenza, attività artigianali, commerciali, direzionali e di servizio; regolazione dei flussi turistici e turismo sostenibile; permeabilità del tessuto urbano.
Tali obiettivi realizzano interessi e finalità di natura pubblica, concretizzando le strategie di restauro e riuso, garantendo la salvaguardia del bene, la sua restituzione alla fruibilità collettiva, la valorizzazione delle potenzialità culturali del complesso.
Il progetto prevede anche un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica al posto di quella che fu l’ora d’aria per i detenuti, un percorso panoramico per i visitatori da cui ammirare lo skyline di San Gimignano al posto del camminamento di ronda, nuovi spazi pubblici per la collettività, una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. E poi ancora bagni pubblici, un’area convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni, e gallerie multimediali.