San Quirico d'Orcia, giovanissimi poeti del territorio protagonisti del "Magnifico Non-Festival sulla soglia"

Un'occasione speciale per unire davvero generazioni distanti ed esperienze diverse attraverso il semplice dono dell'incontro e attraverso la cultura

Di Lorenzo Agnelli | 31 Agosto 2024 alle 12:30

È stata Emma con la sua poesia dedicata a Mario Luzi, che ha all’interno alcuni dei versi del celebre poeta come richiesto dal Premio di poesia “Il Vignolo” al quale ha partecipato, insieme ad Alessandro, Viola e Matilde ad essere protagonista del decimo appuntamento del “Magnifico Non-Festival sulla soglia” di San Quirico d’Orcia.

Un evento che sta accompagnando tutta l’estate sanquirichese ideato da Antonio Cipriani e Valentina Montisci che per questa occasione hanno voluto dare spazio alla poesia o meglio ai giovanissimi poeti del territorio.
Insieme a loro lo scrittore Giuseppe “Leo” Leonelli che ha presentato la sua graphic novel “Quel pulmino giallo e la Beat Generation”.

“A noi piace una cultura fertile sul territorio – spiega l’iniziativa l’ideatore Antonio Cipriani -. Perciò coinvolgere sempre di più le persone, soprattutto i giovanissimi, non a niente il nostro si chiama “Magnifico Non-Festival sulla soglia” e oggi i nostri ragazzi hanno dimostrato di essere dei poeti, di saper scrivere, di saper sognare, di saper leggere poesia. È stato molto emozionante anche per me ascoltarli. Poi, certo, Leo Leonelli è un organizzatore di festival, è uno che ha una storia, scrive tanti libri. Questa graphic novel è veramente molto bella “Quel pulmino giallo per la Beat Generation”. E a noi è venuto questo impulso di legare la Beat Generation con i nostri poeti delle nostre scuole”.

Un’occasione speciale per unire davvero generazioni distanti ed esperienze diverse attraverso il semplice dono dell’incontro e attraverso la cultura.

“La Beat Generation ha segnato tutto il mondo – racconta lo scrittore Giuseppe “Leo” Leonelli -. Per la prima volta veniva lanciato il messaggio “siate voi stessi”, “sperimentate” e “sperimentate qualsiasi cosa”, dalle nuove religioni alle droghe, all’amore libero. Però abbiate il coraggio di sperimentare la visione. La Beat Generation ha rotto dei tabù. Forse della Beat Generation non se ne sente più parlare, però quei lavori, quei capolavori sono rimasti. E ci sono anche delle persone giovani che poco alla volta si avvicinano e si incuriosiscono. Io ho incontrato, durante le presentazioni che ho fatto in tutta Italia, dei giovani che facevano la tesi universitaria, per esempio, sulla Beat Generation”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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