Una mostra che racconta la storia, l’arte e la tradizione della ceramica che nel ‘600 e nel ‘700 ha reso famoso San Quirico d’Orcia nel passato.
Si inaugura domani alle 10,30 nel piano nobile del Palazzo Chigi del comune della Val d’Orcia la mostra permanente “Maioliche a San Quirico d’Orcia: un museo della ceramica senese a Palazzo Chigi”. Una raccolta di colori, ceramiche, maioliche antiche realizzate nelle fabbriche di proprietà proprio della famiglia Chigi Zondadari che colleziona 54 pezzi suddivisi in diverse teche che da domani rivivranno negli occhi dei sanquirichesi e dei turisti che visiteranno la mostra.
“Aver riportato in Palazzo Chigi le ceramiche che in parte sono state prodotte anche a San Quirico dalla Manifattura Chigi, poi le altre a Siena, sempre nelle fornaci di proprietà dei Chigi, è estremamente importante – racconta come è nata l’idea Paolo Naldi, ideatore della mostra e donatore di opere per la mostra -. Io devo dire che dal ’96, quando abbiamo fatto la grande mostra delle ceramiche, avevo questa idea di riportare qualcosa a Palazzo Chigi. E invece questa donazione di questi due amici senesi carissimi, Giorgio Botarelli e Alberto Fiore ha consentito molto di più di quella che era la mia speranza, cioè di avere un piccolo museo della ceramica a San Quirico”.
Il tutto è stato possibile grazie alla donazione al Comune di San Quirico d’Orcia da privati cittadini che possedevano queste ceramiche preziose, il sanquirichese Paolo Naldi e i senesi Giorgio Botarelli e Alberto Fiore. Un gesto di grande generosità e visione che è una magnifica dimostrazione di appartenenza alla comunità sanquirichese e della volontà di lasciare qualcosa di prezioso a disposizione di tutti.
“Io non avevo una grande collezione, ma al momento in cui mi sono accorto che c’erano delle persone che volevano che il loro patrimonio di ceramiche, non si disperdesse – prosegue Naldi -, mi sono subito lanciato con quel poco che avevo, un poco abbastanza rappresentativo. L’ho voluta donare alla collettività pensando di fare una grande cosa: riaprire una storia della ceramica a San Quirico, una memoria collettiva per San Quirico e anche, spero, per i turisti che verranno in questo museo”.