Sanità a Siena, emergenza territoriale: intrapresa la sperimentazione di concorsi mirati da parte della Regione

Lo fa sapere in Consiglio l’assessore alla sanità Giordano, rispondendo ai consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi e Leonardo Pucci del gruppo Le Biccherne

Di Redazione | 28 Settembre 2024 alle 8:00

Sanità a Siena, emergenza territoriale: intrapresa la sperimentazione di concorsi mirati da parte della Regione

Sanità, la previsione di assunzioni di medici e infermieri dell’emergenza territoriale è stata oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 26 settembre, dai consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi e Leonardo Pucci del gruppo Le Biccherne. A rispondere è stato l’assessore alla sanità Giuseppe Giordano.

“Dopo aver acquisito informazioni dalla direzione dell’Azienda Usl Toscana Sud Est (Asl Tse) – ha spiegato l’assessore – abbiamo appreso che l’Azienda ha definito la programmazione attuativa del piano triennale dei fabbisogni del personale, approvato dalla Regione Toscana e adottato nello scorso mese di gennaio con una delibera del direttore generale, contemperando le esigenze di razionalizzazione dei servizi, anche in funzione del rispetto dei vincoli economici previsti dalla normativa vigente, con i fabbisogni di personale necessari per le iniziative previste per il 2024, come la prosecuzione del processo di riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza aziendale. Al momento è in fase di completamento l’immissione in servizio del personale infermieristico previsto dalla programmazione del primo semestre 2024 e stanno iniziando le operazioni di realizzazione delle assunzioni programmate per il secondo semestre. Aggiungo che è notizia della scorsa settimana che entro la fine dell’anno nella zona senese saranno assunti ventotto infermieri dedicati all’emergenza-urgenza”.

“Oltre a questo – ha aggiunto Giordano – il direttore generale Antonio D’Urso ha precisato che la graduatoria concorsuale per la copertura di posti di dirigente medico nella disciplina di Medicina d’emergenza urgenza dell’Asl Tse è formata da medici che sono già inseriti nella rete dell’emergenza-urgenza come medici convenzionati; l’utilizzo della graduatoria potrebbe quindi, se non ben coordinato, produrre danni invece che vantaggi, in quanto non porterebbe in realtà nuove risorse, ma semplicemente comporterebbe il loro spostamento, innescando possibili criticità organizzative. Nel nuovo contesto della disponibilità di medici specialisti vanno probabilmente ripensate le logiche passate di programmazione ed esecuzione dei concorsi, strada che Regione Toscana, con tutte le aziende sanitarie, ha già intrapreso ad esempio con la sperimentazione di concorsi ‘mirati’ che sta in questi giorni coinvolgendo anche l’Asl Tse. La stessa direzione dell’Asl Tse ha precisato di aver predisposto la mappatura delle assegnazioni e che a breve inizieranno le chiamate fino a esaurimento della graduatoria, complessivamente diciannove medici tra specializzati e specializzandi”.

“Quello delle carenze di organico dell’emergenza territoriale – ha evidenziato l’assessore – è un problema che a più riprese ho evidenziato dall’inizio di questo mandato, anche con incontri in Regione alla presenza di medici del servizio di emergenza-urgenza. A tal proposito, dando seguito a un impegno preso a inizio mandato su una tematica comunque collegata all’interrogazione, il Comune di Siena, con nota del Sindaco dello scorso 1 agosto, ha invitato il Governatore della Regione Toscana a stabilire un incontro per discutere della realizzazione di una nuova centrale operativa del 118 Siena-Grosseto con sede a Siena. L’amministrazione comunale, infatti, si è già da tempo interfacciata con i vertici dell’Asl Tse per individuare soluzioni gradite per la realizzazione di una nuova struttura e si è già resa concretamente disponibile, per quanto di propria competenza, nell’individuazione di una sede idonea. E’, tuttavia, evidente che il progetto, perché vada avanti, necessita di una condivisione e di un impegno da parte della Regione Toscana che proprio nei giorni scorsi sono stati manifestati al Sindaco da parte del Governatore”.

“Mi rendo disponibile – ha concluso l’assessore Giordano – ad approfondire la discussione con gli interroganti in un apposito incontro a cui invitare i vertici della direzione aziendale di Asl Tse. Anche perché, per quanto concerne la carenza dei medici dell’emergenza-urgenza, mi risulta che la graduatoria a cui ha fatto riferimento il direttore generale dell’Asl Tse sia già esaurita, per cui mi sembrerebbe indispensabile attivare un percorso per l’emanazione di un nuovo bando regionale che differentemente dal primo, induca i medici ‘precari’ dell’emergenza urgenza a non optare per altre soluzioni lavorative”.

Silvia Armini, consigliere del gruppo Le Biccherne che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Ringraziamo l’assessore per la disponibilità espressa e apprezziamo il suo impegno; condividiamo la sua proposta di approfondire questi temi in un incontro con la direzione aziendale dell’Asl Tse. Nel frattempo, le chiediamo di far conoscere al direttore generale Antonio D’Urso la nostra replica: bene per quanto riguarda gli infermieri, male per quanto riguarda i medici. Sugli infermieri, prendiamo atto della conferma delle assunzioni programmate per il secondo semestre di quest’anno, già deliberate dall’Asl Tse. Sui medici, invece, non siamo molto d’accordo con il punto di vista espresso dalla direzione generale. Per spiegare meglio, parto dall’analisi dell’affermazione secondo la quale nuove assunzioni non portano vantaggi, ma addirittura criticità organizzative, perché sarebbe solo uno spostamento di medici già nel sistema come convenzionati. Nell’emergenza-urgenza, nell’ultimo anno, i medici convenzionati costituivano circa il quaranta per cento dell’organico. In assenza di una stabilizzazione tutti sapevano, e sanno, che sarebbero transitati alla Medicina Generale per ovvi motivi legati a una disparità contrattuale talmente grande che è evidente anche a occhi non esperti. Molti se ne sono già andati e lo stillicidio continua inesorabile mese dopo mese. Facendo un rapido conto, se quel quaranta per cento di personale se ne va, il sistema non può far altro che implodere. Non capire che il medico convenzionato ha rappresentato e rappresenta l’ultima risorsa da cercare di mantenere e integrare nel sistema di emergenza-urgenza per permettere la sopravvivenza in una fase ormai agonizzante, vuol dire averne già certificato la morte. Se questa è la visione dell’Asl Tse, siamo decisamente molto preoccupati e invitiamo a un’ulteriore riflessione, viste le problematiche complesse che attraversa la categoria, soprattutto nel settore dell’emergenza, per le quali non vediamo ipotesi risolutive concrete a fronte di una fuga di professionisti in aumento ogni anno”.



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