Non si placa affatto il botta e risposta tra Giuseppe Giordano, assessore alla sanità del Comune di Siena, e l’assessore regionale Simone Bezzini a seguito del rinvio della nomina del successore dell’uscente Direttore Generale della Asl TSE Antonio D’Urso.
Un primo attacco era stato servito da Giordano richiamando la Regione alla responsabilità e a trovare prima possibile la soluzione. Non si è fatta attendere la risposta di Bezzini riconducendo la polemica a strumentalizzazione politica delle amministrazioni di destra.
Una replica che però ha gettato altra benzina sul fuoco.
“Sono rimasto sorpreso – interviene sulla querelle l’Assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano – perché l’Assessore Bezzini ha teso a sviare la discussione inserendo elementi politici di valutazione un po’ desueti. Per cui il richiamo al senso di responsabilità vale nei confronti di tutti. Tutti sappiamo che sono le scelte politiche della Regione, direttamente o indirettamente, che influenzano un corretto utilizzo del Fondo Sanitario Nazionale e quindi non è il caso di chiedersi se a livello organizzativo la Regione può fare delle scelte diverse da quelle Firenze-centriche per un utilizzo appropriato delle risorse e anche e soprattutto per valorizzare i professionisti? Quanto tempo dobbiamo aspettarci, oltre il nuovo anno, di pagare un Irpef più salata che inciderà per 250 milioni di euro sulle tasse dei cittadini per colmare il buco della sanità regionale?”.
Una controffensiva che parte da Siena verso la Regione e che scava a fondo sia su come vengono spesi i finanziamenti del Servizio Sanitario Nazionale sia sulla tempestività di nominare al più presto un nuovo Dirigente per la Asl TSE.
“Personalmente non posso che auspicare una soluzione veloce del problema della nomina del nuovo Direttore Generale dell’Asl TSE – conclude Giordano -. Ritengo di aver agito, e continuerò a esprimere il mio pensiero, nell’interesse della collettività, perché spesso ci si dimentica che, anziché parlare di premi e tagliare nastri, alla gente interessa realmente parlare di sanità, dei nostri servizi, tanto ai cittadini in generale quanto ai professionisti, molti dei quali andrebbero trattenuti e non fatti andar via verso altri lidi”.