“Cittadini in cerca di cure in altri ospedali, c’è preoccupazione”
Non finisce di far discutere in questi giorni il tema sanità a Siena. Il candidato sindaco Pierluigi Piccini ha replicato all’ex assessore Ferretti, che aveva commentato stizzita le sue dichiarazioni sul rischio sparizione dell’alta specializzazione da le Scotte (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/sanita-ferretti-replica-piccini-basta-denigrare-le-scotte/).
“Se un ex assessore (Anna Ferretti, ndr) dice che nella sanità senese tutto va bene ed il sindaco che l’aveva nominata tuona contro le continue partenze di primari dall’azienda ospedaliera senese, c’è qualcosa che non torna – ha detto – Le false rassicurazioni vengono smentite dai fatti: pezzi di eccellenza dell’azienda ad alta specializzazione ad indirizzo universitario delle Scotte se ne stanno andando, in varie forme, ad Arezzo, a Firenze, e in tante altre direzioni. Proprio come molti senesi, costretti peregrinare verso altri ospedali, in cerca di cure.
A Siena il livello di efficienza dell’assistenza sanitaria, a partire dal Pronto soccorso e dal 118, è sotto gli occhi di tutti: ci sarà di peggio, ma le cose non migliorano, anzi. Il problema non è il punto in cui siamo, ma il livello attuale rispetto a quello di partenza e alle potenzialità, legate a una prestigiosa Università. Ecco, non stiamo lucrando su un soffitto staccato o sulla pediatria allagata: non l’abbiamo fatto, a suo tempo. Ci interessa, piuttosto, salvagua
Stiamo dicendo una verità scomoda, e cercando di fare quella che potremmo definire una battaglia di sinistra, per conservare una buona sanità ai cittadini. Abbiamo rivolto un appello al Pd, al sindaco e ai rappresentanti senesi in Consiglio regionale perché c’è un problema, serio, che riguarda la salute e la vita di migliaia persone. Non pare una soluzione mettere la testa sotto la sabbia, e dare giudizi senza assumersi alcun impegno, perché si parla da “semplici cittadini”. Da semplici cittadini, comunque, sarebbe il caso di informarsi e di preoccuparsi, come molti senesi hanno cominciato a fare.