“Oggi è una giornata speciale, speciale per i credenti e speciale per la nostra città“. A scriverlo è il sindaco di Siena Luigi De Mossi sul proprio profilo Facebook, in un messaggio per le celebrazioni di Santa Caterina da Siena che hanno visto oggi l’atto conclusivo con la cerimonia al Santuario e la messa solenne nella Basilica di San Domenico celebrata dall’Arcivescovo di Siena Cardinale Augusto Paolo Lojudice.
“Questi momenti che uniscono la nostra Chiesa, la nostra civiltà senese sono sempre momenti di grande emozione – prosegue De Mossi – Lo sento ogni volta e ciascuna volta che siamo tutti insieme, al di là delle nostre differenze, al di là delle nostre interne ed esterne passioni. Quando siamo tutti insieme capisco e comprendo una volta di più quello che significa essere una grande comunità. Abbiamo la fortuna di avere delle istituzioni
straordinariamente legate fra loro, ognuna con il suo ruolo, ognuna con le rispettive responsabilità, prima ancora che con i rispettivi doveri e con i rispettivi poteri”.
“La cerimonia di oggi è per la nostra Caterina, certo Dottore, Patrona, Santa, ma soprattutto Caterina, cioè una di noi – prosegue – Perché questa città ha questa caratteristica: è sempre dal popolo che si hanno le più straordinarie, le più evidenti, le più significative manifestazioni. Oggi siete qui tutti non per un dovere e non solo per motivi religiosi, ma perché credete, credete che quello che stiamo celebrando oggi è un rito che va oltre la singola persona. Che va oltre il singolo ruolo che occasionalmente tutti noi ricopriamo. Ci saremo sempre in queste occasioni. Con un altro ruolo o forse senza alcun ruolo, ma sempre con lo stesso stato d’animo, con la stessa sensibilità, con lo stesso amore e soprattutto con il riconoscersi gli uni con gli altri”.
“Quello che era rilevante per Caterina era l’espressione di un sentire interno, l’espressione di una Cristianità che non aveva bisogno di ruoli – conclude il primo cittadino – Sono sicuro che tutte le volte che ci incontriamo c’è sempre un tremore dentro ai vostri cuori, un tremore che ha un significato ben preciso: siamo qui a rappresentare una città e ne facciamo tutti parte, sempre”.