Corsa a cinque per la carica di nuovo direttore del Santa Maria della Scala, che si appresta a ripartire dopo la creazione della Fondazione chiamata a rilanciare l’attività della prestigiosa istituzione museale. Giornata di colloqui per i cinque pretendenti che sono sono Iuri Bruni, 46 anni, attuale responsabile direzione cultura del Comune senese, lo spagnolo Moya Garcia, critico d’arte e curatore, già co-direttore arti visive tenuta dello Scompiglio a Lucca, Stefano Raimondi, classe 1981, curatore d’arte contemporanea e docente all’accademia Belle Arti di Verona, Guicciardo Sassoli, storico dell’arte e imprenditore, e infine Chiara Valdambrini, attuale direttore del museo archeologico e d’arte della Maremma. Ma a tracciare il profilo ideale è stato il sindaco De Mossi.
“Io credo che il Direttore del Santa Maria della Scala debba avere due caratteristiche: uno imprinting culturale notevolissimo e due un imprinting imprenditoriale notevolissimo. Deve essere una persona di grande cultura, ma avere anche capacità imprenditoriale, perchè il Santa Maria della Scala non è solo un museo, una “factory” come dico sempre, ma è anche un cantiere
L’obiettivo è quello di aprirsi altri grandi poli museali nazionali e internazionali per rilanciare Siena nel panorama culturale.
“L’obiettivo è quello di avere sempre più spazi, sempre più opportunità, sempre più dialogo con i grandi musei internazionali. Questa è una Fondazione che deve stare nell’eccellenza della cultura”.