Attesa per il futuro del Santa Maria della Scala, intanto nel gennaio del 2019 scadrà il contratto del direttore Daniele Pitteri
A margine del convegno svoltosi questa mattina al Santa Maria della Scala riguardo la tutela dei monumenti verdi, è intervenuto ai nostri microfoni il direttore Daniele Pitteri.
Al centro di alcune domande c’è stato il futuro del complesso museale: “Abbiamo delle cose già programmate per la fine dell’anno, per l’anno prossimo vediamo. Il sindaco – prosegue il direttore – ha espresso delle sue idee per il futuro, ci confronteremo a riguardo”.
In ballo, non c’è solamente l’avvenire del Santa Maria della Scala, ma anche quello di Daniele Pitteri stesso: “Il mio contratto, come sapete, è in scadenza a fine gennaio. Io ho sempre lavorato per scrivere un futuro oltre il termine del mio contratto, ma con la consapevolezza – sottolinea Pitteri – che da professionista i contratti si rispettano”.
E nel caso in cui la scelta del nuovo direttore non ricadesse su Pitteri: “Lascerei il Santa Maria della Scala – rilancia il direttore – meglio di come l’ho trovato “.
Non c’è dubbio che il complesso museale, con l’arrivo di Daniele Pitteri, abbia subito un forte rilancio e il direttore tiene a ribadirlo: “Abbiamo avviato un processo che durerà negli anni, mettendo in moto la macchina museale, le politiche culturali poi faranno le loro scelte”.
“Non so se ci sarà continuità nel progetto – sottolinea Pitteri – è giusto che le impronte delle varie direzioni siano anche diverse. Noi abbiamo lavorato molto con il contemporaneo e con il patrimonio; abbiamo fatto molta fotografia, molta arte. La stessa mostra sul Lorenzetti ha dato il via un ampio raggio di attività da cui volendo si può prendere continuità”.
Andrea Mari