A Sarteano ancora il sipario sulla Giostra del Saracino 2023, guidata per il primo anno da Giancarlo Betti nelle vesti di Capitano del Popolo, non è calato definitivamente. Come di consueto, spetta alla contrada vincitrice organizzare la “Festa della vittoria” e quest’anno spetta alla Contrada di San Martino, vincitrice della Giostra del Saracino di Sarteano lo scorso 15 agosto con il giostratore Tony Bartoli, che con la vittoria di quest’anno, porta a sedici i Saracini vinti dalla Contrada di Porta Umbra (San Martino), dal 1933 ad oggi. Bartoli ha conquistato nella sua carriera sei successi personali: tre con la Contrada di San Martino e tre per la Contrada di San Lorenzo. La Contrada bianco-azzurra, capitanata da Federico Culicchi, per il quinto anno consecutivo, ha vinto anche il premio per il “Corteggio”; i premi per i migliori sbandieratori e per i migliori tamburini (dedicato quest’ultimo alla memoria di Teddy Bartoli) quest’anno sono andati alla Contrada della Santissima Trinità, rispettivamente con Matteo Aggravi e Federico Doricchi e Giovanni Cicaloni e Davide Doricchi.
Il programma della “Festa della vittoria”. Nei tre giorni di festa, da oggi a domenica 3 settembre, si alterneranno una serie di eventi che si fondono tra la tradizione storica e la contemporaneità. Venerdì 1° settembre, alle ore 19:30, “Cena della vittoria” organizzata dalla Contrada di San Martino, in Via del Rondò, località “La Pozzina” a Sarteano. La cena è su prenotazione a menù fisso. La serata sarà allietata dalla musica dal vivo con il duo “Orange Beat”. Sabato 2 settembre, alle ore 19:30 apertura degli stand gastronomici, sempre in Via del Rondò, località “La Pozzina” a Sarteano. La cena è su prenotazione a menù libero. Dopo cena, ad ingresso libero, la serata proseguirà con “Cocktail bar” e DJ SET con musica anni ‘90/2000, con DJ Ferdy. Domenica 3 settembre alle ore 10:00, Santa Messa e benedizione del palio nella chiesa di San Martino. A seguire sfilata, per le vie del borgo, del “Corteo della vittoria”, che si concluderà in Via Roma con un aperitivo con il giostratore Tony Bartoli, che ha portato alla vittoria la Contrada di San Martino.
L’edizione della Giostra del Saracino quest’anno è stata intitolata ai novant’anni dall’istituzione delle contrade a Sarteano, che oltre alla valenza storica e ludica, hanno una grande importanza sotto il profilo sociale e relazionale per tutta la comunità sarteanese.
Lo scorso 15 agosto a Sarteano la Giostra del Saracino è stata vinta dalla contrada dal color bianco e azzurro di San Martino con il Giostratore Tony Bartoli che ha corso la gara con il destriero Nanut. Bartoli ha centrato, con precisione millimetrica, cinque anelli su cinque con la sua lancia immobile e bilanciata a due metri e un centimetro e mezzo da terra, questa è l’altezza dell’anello da trafiggere simbolo del “centro del cuore” del Saraceno. Alla quarta carriera, tuttavia, la piazza intera è rimasta col fiato sospeso ad osservare l’anello danzare, sulla punta della lancia, per una frazione di secondo, per poi scivolare lungo l’asta fino al paramano del più abile fra i giostratori di questa e della scorsa edizione 2022. Bisogna, infatti, andare indietro a 65 anni fa e scomodare i “mostri sacri” della Giostra come Natale Fatighenti, per trovare l’ultima doppietta per la Contrada di San Martino che risale alle annate 1957 e 1958. Ma la concentrazione, la freddezza e gli automatismi di Tony sono davvero cosa rara e fanno presagire che sarà lui l’uomo da battere ancora per diversi anni.
La gara è stata agguerritissima, fino all’ultima stoccata. Infilano alla prima corsa tutte le contrade, ad eccezione di San Lorenzo. Centra l’anello Nicholas Faenzi, primo a solcare il tufo, facendo subito capire alla tribuna di Sant’Andrea e a tutti i presenti, di aver voltato pagina rispetto all’opaca prestazione del giorno prima per la Provaccia, corsa il 14 agosto. A seguire hanno corso Michele Cappelletti per San Bartolomeo e Giacomo Perugini per la Santissima Trinità. Nicholas Faenzi ha dettato la linea anche nella seconda carriera, continuando a tenere il passo, dimostrando abilità e sangue freddo. Alla terza corsa il giostratore di Sant’Andrea ha impresso una notevole pressione su tutti i giostratori, centrando il terzo anello su tre che ha fatto esultare di gioia la capitana Daniela Nardi e tutta la tribuna rosso-azzurra. Oltre a Tony Bartoli, ultimo dei cinque a scendere in piazza, ha avuto la possibilità di tenere il passo solo Michele Cappelletti, ma la sorte ha voluto che l’anello, dopo aver volteggiato sugli ultimi centimetri della sua lancia, sia caduto a terra. Alla quarta stoccata, piazza col fiato sospeso, Nicholas Faenzi ha fallito l’obiettivo, tenendo accese le speranze dei contradaioli di San Bartolomeo e della Santissima Trinità, con i rispettivi giostratori Michele Cappelletti e Giacomo Perugini che non si sono arresi e hanno portato a tre i rispettivi bottini. Tony Bartoli, “metronomo”, fa quattro. Alla quinta carriera, con un colpo di reni Nicholas Faenzi si porta a quattro anelli, mantenendo accesa la gara. La piazza è con lui.
Claudio Rossi, fuori dai giochi, infilato il secondo anello per San Lorenzo, con i suoi 58 anni e 34 Saracini corsi con cinque vittorie, saluta le tribune che rispondono, tutte, tributandogli un applauso di affetto. Avrebbero avuto la possibilità di affiancare Nicholas Faenzi, a quota quattro anelli, sia Michele Cappelletti che Giacomo Perugini, ma il giostratore bianco-viola dopo, una bellissima gara, ha mollato e lo “spinetino” (nome derivante dall’area della contrada che comprende l’Abbazia di Spineta), che ha centrato il bersaglio, ha infervorito per qualche istante i contradaioli giallo-viola che si sono dovuti arrendere di fronte all’annullamento del punto, a causa dell’andatura troppo lenta del destriero, rilevata dai giudici. All’ultima stoccata, delle 25 totali previste, Tony Bartoli della Contrada di San Martino ha centrato il bersaglio, nonostante il fragore, le urla, i fischi sulle tribune con oltre duemila presenti. Il giostratore bianco-azzurro ha preso il bersaglio, un anello di soli sei centimetri di diametro, al galoppo col suo destriero, vincendo il palio: grande gioia per la Contrada di San Martino nel silenzio delle altre quattro che si sono contese il palio.