Scaramelli presenta i suoi 25 coordinatori per il Sì

Di Redazione | 28 Maggio 2016 alle 17:15

Scaramelli presenta i suoi 25 coordinatori per il Sì

Ecco chi sono e cosa vogliono i 25 coordinatori per il Sì scelti da Scaramelli

Sono Barbagli Beatrice, Bianchi Massimo, Bufalini Stefania, Cardone Claudia Andrea, Cava Massimo, Ciacci Francesco, Chiti David, Coluccia Anna, Da Frassini Ivano, Diurno Carmine, Fattorini Massimo, Ferri Cristina, Grasso Anna, La Russa Ginevra, Mezzedini Giovanni, Milano Roberta, Morellini Mario, Nesi Federico, Nunziata Luca, Picchi Duccio, Pini Letizia, Poggioni Pierpaolo, Porcellotti Gianni, Romano Sara, Severi Marco i 25 coordinatori per il Sì al Referendum di ottobre scelti da Stefano Scaramelli.

“Tra di loro – spiega – c’è chi viene da esperienze di sinistra o di centro, c’è chi è, e sarà sempre, solo parte della società civile e chi ha un’esperienza profonda di militanza nel Partito. I 25 coordinatori hanno in comune, nella ricchezza delle diversità delle loro posizioni e inclinazioni personali, l’idea di cambiare davvero l’Italia”.

“C’è una Siena che dice Sì. Una città che non si arrende, che ci prova, che lavora per un’Italia credibile. Una Siena che non si accontenta e, ogni giorno, si impegna per fare di meglio – continua Scaramelli – e con #Bastaunsì si mette in moto la macchina organizzativa volta a convincere più elettori possibili e sostenere la riforma che porrà fine al bicameralismo perfetto, cambiando radicalmente l’assetto politico-istituzionale del Paese. La bellezza di questo gruppo di persone che danno vita a “Sì Siena” è nella libertà e nell’autonomia di ogni coordinatore. Tra di loro c’è chi viene da esperienze di sinistra o di centro, c’è chi è, e sarà sempre, solo parte della società civile e chi ha un’esperienza profonda di militanza nel Partito. I 25 coordinatori hanno in comune, nella ricchezza delle diversità delle loro posizioni e inclinazioni personali, l’idea di cambiare davvero l’Italia. L’impegno attivo e volontario per quel Sì che saremo chiamati a esprimere in Ottobre è un Si all’Italia. Un Sì a un Paese che vuole diventare più veloce, snello, vicino ai cittadini, che vuole ridurre le remunerazioni e cancellare poltrone e stipendi. Chi fa politica ci deve stare con un livello di sobrietà e concretezza tali da cambiare verso all’Italia. Per realizzare questo cambiamento reale Basta un Sì.

A Siena tra i coordinatori ci sono quattro consiglieri comunali, libero professionisti, medici, impiegati pubblici, studenti, persone che lavorano alacremente nel mondo del volontariato e dell’associazionismo. Grazie a queste persone Siena sarà protagonista del processo di cambiamento. Questo gruppo ricco di anime e sensibilità diverse si fonde sulla condivisione di valori e principi ispiratori comuni: fiducia, rispetto e orgoglio di essere fedeli a un grande progetto di cambiamento che, con il Referendum di ottobre, può segnare davvero la volta buona per il rilancio di questa nostra Italia. Il Sì al Referendum segna una linea di demarcazione netta col passato, non possiamo tornare  indietro. L’Italia deve essere credibile, produrre riforme, lavoro e reddito. Non possiamo permetterci di tornare indietro rispetto ai passi in avanti fatti in questi due anni di riforme. Dobbiamo rompere definitivamente con un sistema istituzionale che per decenni ha ingessato e ancorato al passato un Paese che, troppe volte, ha perso occasioni importanti che avrebbero potuto segnare la differenza e creare quel benessere sociale, civile, economico, valoriale che l’Italia merita”.

Nell’intervista rilasciata a Siena Tv anche riferimenti ben precisi alla necessità di cambiamento per lo stesso governo della città di Siena.



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