“Non basta sapere i nomi dei debitori, ma anche avere il denaro non restituito” dice Scaramelli
“Sapere chi sono i 100 debitori principali di Mps? Non è sufficiente. Serve chiedere loro il rimborso del proprio debito e avviare un atto vero e diretto di recupero delle somme prestate per dar vita ad un’azione di giustizia sociale, quando Mps sarà di prevalente proprietà pubblica. Bene, quindi, l’intuizione emersa da più parti per chiedere chi siano i primi 100 debitori, ma non basta la curiosità. Serve farsi ridare i soldi prestati”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd toscano Stefano Scaramelli. “Nessuna forza politica è immune sul piano delle responsabilità del passato. L’unico che può dirsi estraneo alla vicenda è l’attuale segretario del Pd Matteo Renzi che non aveva responsabilità politiche quando tra il 2009 e il 2011 venivano concessi facili crediti ai soliti grandi, mentre ai piccoli artigiani e ai commercianti veniva impedito di accedere alla leva del credito -sostiene Scaramelli-. Erano anni in cui venivano salvati i crediti delle banche tedesche. Le stesse banche che trovarono fondi in Europa per salvare sé stesse”.
“Oggi c’è il quadro completo delle responsabilità di quegli anni, ecco perché serve andare a fondo. Con lo stesso spirito con cui a livello regionale è stata fatta una commissione d’inchiesta su Mps si dovrebbe lavorare anche a livello parlamentare”, aggiunge Scaramelli.