Il presidente della commissione sanità commenta la giornata di consultazioni
“Una giornata importante per tutti i consiglieri della terza commissione che iniziano ad essere nelle condizioni di poter valutare compiutamente i molti aspetti inerenti le vaccinazioni obbligatorie: dagli elementi di carattere giuridico all’analisi dei dati a disposizione, relativi alla Toscana e alle altre regioni. Stiamo portando avanti un lavoro puntuale per tenere in considerazione tutte le sensibilità esistenti, proseguiremo il 22 marzo ascoltando i punti di vista dei genitori che potranno avanzare le proprie opinioni”. Così Stefano Scaramelli, presidente della commissione Sanità e politiche sociali, commentando la giornata di consultazioni appena conclusa nella quale i consiglieri hanno incontrato rappresentanti di Ars, delle Università si Firenze, Pisa e Siena, dell’Istituto degli Innocenti, delle associazioni del terzo settore e di altri soggetti interessati
“Il 13% delle famiglie toscane scelgono di mandare al nido per i propri figli e la percentuale sale fino al 97% per la scuola materna – prosegue Scaramelli –. Questo ci dice che andiamo a regolamentare una materia che coinvolge 24mila bambini del nido, oltre 90mila della materna e le loro famiglie, per questo serve la massima prudenza. È fondamentale, a mio avviso, maturare consapevolezza culturale e sociale, prima ancora che medica e proprio in questo senso va la scelta di aprire i lavori della commissione al confronto per raccogliere informazioni, dati e punti di vista. Il tema dei vaccini si pone come una sfida generale e di altruismo che porta al miglioramento delle condizioni di vita, ma dobbiamo esserne tutti coscienti. È la nostra società, sono i genitori dei bambini, i medici, gli insegnanti, gli esperti del settore, che devono acquisirne consapevolezza. Il ruolo della politica, in questo caso, è proprio aiutare questo percorso, far emergere il valore etico e i miglioramenti, possibili ed auspicabili, che la vaccinazione porta alla nostra società e alla vita di ognuno di noi”.