Nuovo scontro all’interno del Pd fra sindaco e consigliere regionale
All’indomani dei ballottaggi per le elezioni amministrative, nuovo “botta e risposta” fra Bruno Valentini, sindaco di Siena e il consigliere regionale Stefano Scaramelli, entrambi del Partito Democratico. La “botta” arriva dal consigliere regionale del partito Democratico che, in un’intervista sulla “Nazione”. “La sfida che abbiamo di fronte – dice – è che Siena torni ad essere Siena. La percezione della città un anno fa era di grande lontananza. Oggi si è attenuato lo scollamento forte con la Regione. Un avvicinamento ottenuto grazie al nostro lavoro. Noi che, credo con autorevolezza, rappresentiamo Siena stiamo lavorando per farla tornare ad essere protagonista. La città merita un ruolo di primo piano per l’importanza socioeconomica che può rivestire all’interno dell’Etruria centrale. Oltre la Piana e la Costa, la nostra area deve diventare la terza gamba dello sviluppo della Toscana del futuro. Per Siena dobbiamo costruire una nuova classe dirigente capace di guardare alla sfida amministrativa del 2018, ormai è alle porte, e produrre un nuovo livello di fiducia e di sintonia con i cittadini per raccogliere le loro aspettative e i loro bisogni”. Ed ancora, in riferimento al referendum costituzionale del prossimo autunno: “La nascita del movimento Sì Siena ha le radici nel Pd, ma evidentemente guarda alla società civile. Un movimento che apre a quanti vogliono fare di Siena la protagonista di quel sì che in ottobre consentirà di cambiare l’Italia. Saremo noi a chiudere definitivamente quel `Sistema Siena’ fondato sull’esercizio del potere che ha prodotto tanti danni alla città e che ancora trova riferimento nell’amministrazione comunale, per dar vita al `Modello Siena’ quale rivoluzione dolce della nostra Siena”.
La risposta del sindaco Bruno Valentini non tarda ad arrivare su Facebook. “Sogno o son desto? – scrive il sindaco – Dopo il terremoto elettorale e la scoppola dei ballottaggi in Toscana, leggo un’intervista sulla Nazione del consigliere regionale PD Scaramelli che ignora tutto ciò e sembra aver spento la TV nelle ultime ore senza rendersi conto che con gli slogan non si costruisce niente se non il consenso effimero che dopo il primo voto evapora. Scaramelli parla di scollamento fra Siena e la Regione fino ad un anno fa, adesso ricomposto. La realtà è un’altra, come sanno tutti: oltre un anno fa avevamo impegni sugli investimenti nell’ospedale delle Scotte e nelle politiche culturali (Santa Maria della Scala in particolare) che invece stentano a concretizzarsi. Piuttosto oggi leggo un’intervista del neo – sindaco di Grosseto che titola “basta col predominio di Siena” (lo spieghi all’opposizione senese…..) e mi domando se Scaramelli si rende conto di cosa c’è bisogno davvero “qui e ora” per Siena e di quanto sia controproducente questo stillicidio di piccole punzecchiature “in famiglia” che indebolisce la credibilità complessiva del PD con i visibili effetti elettorali di domenica scorsa. Per quanto riguarda l’accusa sul mantenimento del sistema di potere, “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei veramente” potrei rispondere ma per ora mi limito ad osservare che Siena finalmente é una città libera dal condizionamento del potere e del denaro del MPS, con una stampa ed i media iper critici (com’è normale che sia) verso chi governa, con società pubbliche ben condotte e con bilanci sani. Il tema vero é caso mai quello di salvare il Comune dal dissesto finanziario (fatto!), far ripartire investimenti e manutenzioni (in corso), mantenere socialità e vitalità della città (fatto), avere un progetto di sviluppo e innovazione (in corso), a cui la Regione, e in particolare chi è stato eletto per rappresentare e servire un territorio, deve corrispondere concretamente e non con dichiarazioni di facciata”.