Sciopero generale di oggi, alta adesione in provincia di Siena

“Tutti mobilitati per la modifica della legge di bilancio che penalizza e impoverisce lavoratori e pensionati. In 1000 persone dalla provincia di Siena alla manifestazione regionale a Firenze, nutrite le delegazioni di Beko e Gsk

Di Redazione | 29 Novembre 2024 alle 11:04

Sciopero generale di oggi, alta adesione in provincia di Siena

Una partecipazione straordinaria alla manifestazione di Firenze in occasione dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL oggi. Oltre 1000 persone tra lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati della provincia di Siena hanno riempito 18 pullman e numerose macchine per raggiungere il capoluogo regionale, nutrita la presenza delle maestranze di Beko e Gsk.

Sulla base dei primi dati fin qui pervenuti dalle Categorie della Cgil senese si sono fermate intere aziende tra cui Ctc, Sodexo ed Engie appalti Gsk, Sigerico appalto Santa Maria della Scala, Tenute Teruzzi. Alte adesioni, tra le altre, nelle realtà produttive di: Galenica, Imer, Trigano e Pramac; Bruni costruzioni, Lodovichi, Travertini italiani; Telco soluzioni digitali; Floramiata; Lidl; Sei Toscana; Cm pali somministrati.

“Tutti mobilitati per la modifica della legge di bilancio che penalizza e impoverisce lavoratori e pensionati – spiega il sindacato – Uno sciopero contro l’iniquità sociale di una manovra che non combatte l’evasione fiscale e tassa chi ha meno per dare a chi ha di più, che finanzia l’economia di guerra e sacrifica la sanità. Uno sciopero contro le politiche del Governo che con il ‘collegato lavoro’ e le modifiche del codice degli appalti avalla un modo di fare impresa che in nome del profitto straccia diritti e dignità del lavoro, Avicoop, Beko e Gsk ne sono la plastica rappresentazione”.

“La mobilitazione di oggi è una straordinaria prova di democrazia – conclude la Cgil di Siena – che si contrappone a chi, in modo autoritario, pensa di cancellare le libertà individuali e collettive delle persone di dissentire, a partire dalla negazione del diritto di sciopero e di manifestazione”.



Articoli correlati