Lo storico giornalista e conduttore senese aveva 85 anni. Fu pioniere della tv pubblica
E’ scomparso a 85 anni Emilio Ravel, noto giornalista senese e selvaiolo, autore televisivo e scrittore italiano uno dei pionieri della televisione pubblica in Italia, grande narratore e appassionato di Palio, autentica voce della festa senese. Si è spento all’ospedale di Nottola, da tempo si era ritirato nella sua casa di Castelnuovo Berardenga. Qui si terranno i funerali.
Dopo la partecipazione alle rubriche Semaforo (1955) di Ugo Gregoretti ermette una domanda? (1956) con Armando Pizzo e Arti e scienze (1961) con Carlo Mazzarella è prima inviato e poi caporedattore a Tv7 (1969). Dall’anno seguente ha collaborato al rotocalco televisivo AZ, un fatto come e perchè.
Fra le trasmissioni che portano la sua firma la più famosa è sicuramente la rubrica dedicata allo spettacolo del neonato Tg2 Odeon (dal 1976), in collaborazione con Brando Giordani, con il quale realizza successivamente Colosseum (dal 1983). Ha collaborato anche a Gulliver (1980), Replay (1981), Unomattina (1994) e Bella Italia.
Senese della contrada della Selva, è stato per anni il telecronista ufficiale per la Rai del Palio. Ha collaborato ai canali tematici satellitari di Raisat realizzando molte rubriche (come la serie Album, dedicata a personaggi famosi) prima di passare a SkyTg24 (Doppio espresso, con Brando Giordani).
È stato autore di inchieste giornalistiche, testi di narrativa e divulgazione storica: Esploriamo l’autostrada (1963), Il tumulto dei Ciompi (1978), Il diavolo a Firenze (1987) e, con Idalberto Frei, Cavalli che correte in piazza quando è estate: gli animali delle contrade del Palio di Siena. Racconti fantastici e storia vera (2007). Con Brando Giordani ha firmato anche la regia e la sceneggiatura del film Supertotò (1980).