Le indagini, protrattesi per diversi mesi, sono state avviate nello scorso agosto quando gli investigatori della Squadra Mobile hanno notato uno strano via vai in un pubblico esercizio del centro storico e la presenza di soggetti già noti alle forze dell’ordine. Sono così iniziati mirati servizi di osservazione e pedinamento.
Dagli approfondimenti è emerso che i pusher utilizzavano il bagno di quel locale – all’insaputa dei titolari – come centro di smistamento. Lasciavano all’interno uno zainetto contenente la droga, e nel corso della serata provvedevano a distribuirla.
Seguendo a ritroso il flusso dello stupefacente gli investigatori sono riusciti ad individuare il deposito in un campo a Taverne d’Arbia. Qui la droga veniva stoccata e consegnata ai venditori.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Siena hanno permesso di individuare quello che è risultato essere a capo del gruppo: G.P., classe ‘53, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale, di origini napoletane, da tempo residente a Siena. Già a ottobre scorso la Squadra Mobile aveva documentato un incontro tra G.P. e D.D.J, uno studente incensurato di origini britanniche, classe ‘72, da tempo qui domiciliato. Quest’ultimo, il giorno dopo, è stato trovato con 5 buste con 100 grammi di marijuana l’una. Per lui sono scattate subito le manette.
Durante un successivo intervento, effettuato a novembre, gli agenti hanno sequestrato 14 confezioni di marijuana, per un totale di gr. 1400, nascosti all’interno di un capanno.
Il 29 febbraio scorso gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto G.P., colto in flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio. Sottoposto a controllo non appena uscito da quello che era il magazzino, è stato trovato in possesso di 2 involucri contenenti alcuni grammi di cocaina. Durante la perquisizione del capanno sono stati rinvenuti: 35 grammi di cocaina e altri 400 grammi di marijuana.