Sono già operative all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena le prime attrezzature rinnovate con un investimento di circa 15 milioni di euro per il 2021, grazie al supporto della Regione Toscana. 9 milioni di euro sono già stati utilizzati e 6 milioni, appartenenti al finanziamento 2021, saranno utilizzati nei primi mesi del 2022 a seguito della chiusura di alcune procedure di gara per le nuove acquisizioni, con ingresso di queste ultime attrezzature previsto entro febbraio 2022.
“Ripartenza vuol dire anche investimenti e potenziamenti – spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese Antonio Barretta –. L’ospedale è in crescita ed è in movimento e, per un suo vero potenziamento, attualmente in corso, stiamo lavorando su sostituzioni e potenziamento del parco tecnologico oltre che sui lavori di ammodernamento. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, in particolare 3,5 milioni è il valore degli strumenti già consegnati, 2,8 milioni è il valore dell’ordinato con consegna prevista quest’anno, e per circa 2,7 milioni stiamo completando gli ordini e la consegna è prevista nel 2021. Per avere un ospedale competitivo e mettere in condizione i professionisti di lavorare al meglio, è necessario avere strumenti innovativi e moderni. Per questo motivo, anche per il 2022, è previsto un nuovo ulteriore investimento di 10 milioni di euro”.
Tra le attrezzature acquisite, in particolare, è importante evidenziare gli investimenti in alta tecnologia: un angiografo vascolare che sarà installato in una nuova sala in classe ISO5 che consentirà, in caso di emergenze, di poter effettuare veri e propri interventi chirurgici; due angiografi cardiologici per le procedure interventistiche; un mammografo, oltre agli aggiornamenti di una risonanza magnetica e all’installazione della nuova gamma-camera per le indagini specialistiche di medicina nucleare. Inoltre, molte risorse sono state destinate al rinnovo delle attrezzature nei settori dedicati a trattamenti vitali e di area critica che comprendono 22 sale operatorie, e 6 setting assistenziali per le terapie intensive.