Attenzione massima e nuove misure precauzionali per prevenire i contagi da Covid-19 all’ospedale Santa Maria alle Scotte. A causa della recrudescenza dell’attuale andamento epidemico e del conseguente incremento dell’impatto assistenziale correlato alla maggiore diffusione della variante Omicron, su precise direttive della Regione Toscana, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese adotterà ulteriori misure restrittive, oltre a quelle già in essere, per prevenire i contagi. Dal 1° gennaio è vietato l’accesso di visitatori e parenti ai pazienti ricoverati, fatte salve situazioni di particolare fragilità e vulnerabilità, indicate e autorizzate dal direttore del reparto. I parenti che non possono accedere all’ospedale riceveranno comunque le comunicazioni sullo stato di salute dei ricoverati dai professionisti sanitari. L’eventuale accesso, qualora autorizzato, potrà riguardare esclusivamente i visitatori in possesso del “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.
Tutti coloro che accedono all’ospedale devono indossare la mascherina FFP2, provvedere alla sanificazione delle mani e mantenere la distanza di un metro da tutti i soggetti che incontrano all’interno della struttura.
Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sono confermate le disposizioni indicate nel DPCM del 24 ottobre 2020 e cioè: “è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e di accettazione e dei Pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto”. E’ consentito solo agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), di permanere nella sale di attesa del Dipartimento d’Emergenza e Accettazione, in Pronto Soccorso e negli altri reparti (art. 44, comma 1, b, del decreto legge 105/2021) purchè muniti di “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.
E’ possibile permanere in reparto al genitore/caregiver di minore ricoverato, previa esecuzione del tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-CoV-2 mediante test molecolare che dovrà essere eseguito nelle 48 ore precedenti l’ingresso in ospedale. Il genitore/caregiver potrà trattenersi presso il reparto di ricovero per tutta la durata della degenza del paziente ed il tampone dovrà essere ripetuto al settimo giorno. In caso di alternanza di accompagnatori valgono le stesse regole.
In Ostetricia rimane la possibilità per i padri, in possesso del “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, di assistere alle fasi del parto, con adeguati dispositivi di protezione e seguendo sempre le indicazioni fornite dal personale di reparto. Dopo il parto potranno accompagnare il neonato e seguire le procedure di assistenza, e potranno continuare a fare visita alle neo mamme nel reparto di Ostetricia nella fascia oraria dalle 10 alle 19 per 60 minuti al massimo, evitando la contemporanea presenza di accompagnatori nella stessa stanza di degenza.
E’ sempre consentito agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104) prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, purchè muniti di “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti. I degenti saranno sottoposti al tampone prima dell’ingresso in ospedale, come accaduto fino ad ora, e ogni 7 giorni indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Il tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-CoV-2 mediante test molecolare verrà effettuato all’atto della dimissione se trascorsi più di 7 giorni dall’ingresso. Il tampone verrà effettuato anche in caso di trasferimento verso strutture residenziali socio sanitarie, socioassistenziali, di riabilitazione ed altri ospedali, indipendentemente dalla durata della degenza. I pazienti che si sottopongono a chirurgia ambulatoriale con ricovero in regime di day hospital o di day surgery, devono essere muniti di una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti. Infine i pazienti ricoverati che non hanno ancora ricevuto la terza dose di vaccino, se ne faranno richiesta, potranno essere sottoposti alla somministrazione della dose booster direttamente in ospedale, prima della dimissione.
«Ci rendiamo conto – spiega il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta – che avere un proprio caro accanto durante il ricovero, ricevere una visita, una parola di conforto o anche solo un sorriso familiare, sono momenti importanti e significativi ma, in questa particolare fase, non possiamo fare altrimenti. Chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini per osservare scrupolosamente le misure anticontagio, perchè solo con la collaborazione reciproca possiamo contribuire a mantenere in sicurezza l’ospedale e, quindi, tutta la comunità che può averne bisogno».