Il malvivente indica il luogo durante un interrogatorio col pm Marini: a Pomarance rinvenuto un piccolo arsenale
Durante un’interrogatorio col pm Nicola Marini il rapinatore seriale delle banche Mps, il pugliese di 47 anni arrestato a inizio febbraio, ha fornito al magistrato e ai Carabinieri indicazioni per ritrovare gli strumenti utilizzati per i suoi colpi. Così nella giornata di ieri, alcuni Militari in abiti civili hanno percorso un sentiero di un’area boschiva situata in agro di Pomarance, vicino alla Frazione di Montegemoli e sotto un cumulo di macerie, pezzi di elettrodomestici , i Carabinieri hanno rinvenuto la sacca indicata dal malfattore. Era li perché quei dintorni erano stati scelti dal rapinatore per il compimento di ulteriori azioni delittuose che sono però fortunatamente rimaste solo nelle intenzioni, grazie al certosino lavoro svolto dai Carabinieri di Siena.
All’interno di quel contenitore i Militari hanno trovato la pistola che cercavano, una scacciacani nera priva di tappo rosso ma totalmente simile ad una pistola vera, completa di 48 chiassosissimi colpi, la sacca nera tante volte osservata nei video registrati dalle banche, una collezione di porzioni di collant da donna e un berrettino da pescatore a falde larghe, utili per futuri travisamenti. Ma la collezione di oggetti non finisce qua, i Militari dell’Arma rinvenivano la fasciatura utilizzata per occultare i tatuaggi dell’avambraccio destro, in occasione delle rapine svolte in periodo estivo, due coppie di targhe rubate, fra le quali quelle apposte alla Renault Modus impiegata durante alcuni colpi e il cacciavite utilizzato per i cambi targa. Il malvivente ha poi ammesso di altri colpi su cui gli inquirenti stavano lavorando.