“Fuori i fascisti e gli omofobi dall’Ateneo e dalla città di Siena!”. E’ stata ferma la risposta della città al vile attacco neofascista, omofobo e razzista all’interno di un ufficio dell’Università senese. E questo è l’appello dei tanti manifestanti che questa mattina hanno preso parte al presidio organizzato dalla CGIL Siena.
Tante le personalità istituzionali che hanno aderito, tra cui l’Assessore Regionale all’Istruzione Alessandra Nardini, il Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, tanti docenti e studenti universitari e associazioni senesi. Tantissimi quelli che hanno mandato, e continuano a mandare, messaggi di solidarietà e di condanna.
“Un atto da condannare e soprattutto da non far ripetere – dice Fabio Seggiani, segretario generale della Cgil Siena -. Vedere la nostra organizzazione, chi la rappresenta come delegata, colpita per questo ruolo che esercita e per l’orientamento sessuale è una cosa degna solamente del fascismo, degli squadristi dieci contro uno, di chi si maschera di notte”.
“Credo che la presenza dei colleghi dell’Ateneo a questo presidio sia il miglior segnale per testimoniare come la comunità accademica ha percepito questo vile atto che è stato compiuto ieri – dichiara il Rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati -. Un atto vile e incivile e intimidatorio, che va contro i nostri valori”.
“Quelle scritte non sono parte del Dna e dei valori della nostra Regione – condanna l’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini -. Noi abbiamo nel nostro simbolo il Pegaso alato, non abbiamo niente a che vedere con quelle scritte, siamo stati una regione apripista dal punto di vista dell’inclusività e vogliamo continuare ad esserlo. E il nostro impegno sarà ancora maggiore verso le giovani generazioni”.