Scuola, Benini: “Mascherine in classe? Follia. Alcuni opteranno per l’insegnamento parentale"

In fase di organizzazione trasporto e mense, si mangerà in classe

Di Redazione | 21 Agosto 2020 alle 19:36

Scuola, Benini: “Mascherine in classe? Follia. Alcuni opteranno per l’insegnamento parentale"

La scuola è pronta a ripartire. Tutta Italia sta programmando il ritorno in classe, che in Toscana avverrà il 14 Settembre. I problemi logistici da risolvere perché il rientro avvenga in piena sicurezza sono tanti e riguardano principalmente gli spazi, la mensa e i trasporti. Nel Comune di Siena l’assessore Benini è già da alcune settimane a lavoro per organizzare il tutto perché siano rispettate tutte le norme di sicurezza.

“Il Governo non ha fornito mezzi perché si potesse pensare di aumentare gli spazi – dice Benini partendo dalla  prima questione – visto che i bambini mangeranno dentro le classi, perché questo serve a creare i gruppi circoscritti, è chiaro che i locali mensa possano essere usati anche per altri fini”.

“Sono stato contattato da alcune famiglie che hanno bambini intorno ai 7-8 anni che qualora ci fosse l’idea ci fosse l’idea di tenete i ragazzi a scuola con le mascherine chiederanno di poter fare l’istruzione parentale – spiega l’assessore – Possiamo pensare di tenere i ragazzi a scuola cinque ore e mezzo con delle mascherine attaccate al naso? Secondo me no. La mia idea di buonsenso è di rimandare i ragazzi a scuola usando gli spazi che abbiamo potuto ampliare per allargare e creare dei gruppi che non entrino in contatto con gli altri. L’obiettivo deve essere quello che qualora si verifichi un contagio ci sia la possibilità di delimitare gli spazi di un eventuale blocco. La Didattica a distanza in certe fasce di età potrebbe essere una soluzione qualora non si potesse tornare tutti a scuola, perché permetterebbe di avere mezzi ragazzi a scuola e mezzi a casa, alternandoli”.

Creare dei gruppi isolati, presumibilmente riferiti alle classi, che non entrino in contatto tra di loro, così da circoscrivere un eventuale contagio. L’operazione passa anche dal pranzo che non sarà più consumato in mensa ma in classe, per il quale saranno utilizzati dei vassoi contenti le singole vaschette per il cibo. Sulle posate e sull’acqua il Comune sta ancora riflettendo e sta valutando l’idea delle borracce di alluminio.

“Sul trasporto ci sono state molte domande in meno, sulle 500 – spiega Benini – Per il momento vige ancora il regolamento per cui per 15 minuti il mezzo può viaggiare a pieno carico. Se questo tipo di impostazione rimarrà, consentirà di disegnare uno stradario per cui se il tragitto dell’autobus è di 30 minuti sia pieno completamente solo per 15”. In ogni caso questi restano problemi di carattere logistico, per i quali il Comune ha messo comunque a disposizione i propri mezzi per dare supporto alle corse.



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