Non si placa la polemica sullo spostamento della classi della scuola elementare Dupré di Siena per l’effettuazione dei lavori nel plesso di via Roma. Dopo le riunioni fatte con l’Amministrazione comunale, i genitori dei bambini hanno scritto una lettera indirizzata a chi di competenza esprimendo dubbi e domande riguardo all’organizzazione, di cui di seguito riportiamo alcuni estratti.
“Come genitori non intendiamo avvallare le scelte di Codesta Amministrazione, dando chiaro dissenso in merito ai lavori alla Duprè, stante la carenza del requisito essenziale di necessità e urgenza che possa giustificarne le modalità e i tempi scelti, in luogo di opportunità economiche programmabili diversamente e poste a base della vostra motivazione. Ci riserviamo di valutare nei termini di legge eventuali motivi di impugnativa dell’atto amministrativo”.
Modalità e tempistiche dell’intervento
“Sia l’Assessore Benini che i tecnici presenti hanno escluso in modo chiaro e categorico esservi alcun pericolo strutturale, alcun pericolo di crollo e dunque non vi è alcun pericolo per l’incolumità di alunni, docenti e personale scolastico. Le ragioni di simile intervento (di cui le famiglie hanno avuto notizia solo con circolare del Dirigente Scolastico nel pomeriggio del 12.11 us e per cui lo sgombero è previsto per lunedì 22 pv) come ci hanno spiegato, risiedono nella necessità di poter utilizzare i fondi messi a disposizione del MIUR che il Comune si è visto assegnare con il bando del 06 agosto us e che “se non si spendono i soldi in un lasso di tempo assai breve ce li rilevano” come riferito dall’Assessore.
Due domande che vorremmo fare: 1) dal 28 aprile (data del distacco) al 12 agosto quando vengono finanziate le indagini di verifica cosa è stato fatto? Che tipo di interventi specifici sono stati compiuti? E che tipo di progetti sono stati predisposti per la messa in sicurezza del fabbricato, o porzioni di questo? 2) se il MIUR non avesse bandito l’avviso pubblico del 06 agosto e non vi fosse stata l’assegnazione di dette risorse, l Comune sarebbe intervenuto in ogni caso per l’esecuzione dei lavori di cui stiamo discutendo? Quindi collegandosi alla domanda precedente, eravamo già pronti con progetti di messa in sicurezza a prescindere dai fondi rispetto a quelli che sono stati redatti il 29 ottobre?”
Pullman e smistamento bambini
“Il livello di programmazione ci appare gravemente insufficiente e deficitario. La programmazione prevede infatti che i bambini (quelli che viaggiano in autobus e quelli che arrivano a piedi) vengano smistati davanti alla Dupré al momento in ci vi sarebbe l’entrata a scuola e dove ognuno (secondo classe e destinazione ) salisse sul mezzo per recarsi alla volta San Miniato o Presciano. Alcuni bambini quindi sono chiamati ad affrontare il viaggio per arrivare davanti alla Dupré provenendo anche da zone più distanti dalla citta (esempio Isola D’Arbia, Strada di Cassia Sud, la linea K dal depuratore di Ponte a Tressa ), salgono sull’autobus in direzione della scuola alle ore 7.35/7.40 del mattino, arrivano davanti alla Dupré dopo circa 15/20 minuti di percorrenza: se sono fortunati con la destinazione rimangono su quell’autobus, altrimenti invece dovranno scendere e risalire su un altro mezzo, in ogni caso affrontare un nuovo viaggio verso l’Emiciclo di San Miniato (7/8 Km = 15/20 minuti percorrenza) o altrimenti tornare al plesso di Presciano a Taverne D’arbia (9 Km = 15/20 minuti di percorrenza). Il tutto, se sono bambini del modulo per trascorrere in aula poco più di 3 ore! Le ore di didattiche che andranno a perdere i bambini saranno considerevoli. Questo per noi genitori è TOTALMENTE INACCETTABILE“.
Esigenze sanitarie profilassi anti contagio
“Ci ha detto ieri il responsabile dell’azienda trasporti che i mezzi, per provvedimenti normativi come sappiamo, viaggiano all’80% della capienza e la durata della percorrenza per i bambini non può superare i 15 minuti.
Ma stando a quanto si ipotizza, sommando il tragitto dalla zona di provenienza a quello di destinazione (dovessero i bambini restare sullo stesso mezzo ma anche cambiarlo) tale soglia sarebbe inevitabilmente superata.
I pulmini in partenza dalla Dupré per i due plessi saranno uno per ogni classe oppure potrà verificarsi un “miscuglio” trasversale tra classi e sezioni diverse in barba a tutte le regole che i docenti ed il personale stanno facendo rispettare? Ricordiamo a tutti che nella scuola, nei corridoio e persino nel giardino al momento della ricreazione i bambini sono chiamati a rispettare gli spazi assegnati per evitare commistioni tra classi diverse
Ora le stesse classi verrebbero fatte salire sui mezzi tutti insieme… Ragioni quindi di assoluto rispetto per la salute di tutti i bambini (ma anche del personale che li accompagnerà sui mezzi) imporrebbero che ogni classe viaggi nel proprio mezzo per giungere al plesso di destinazione e viceversa”.
Le proteste non arrivano però solo dai genitori, ma anche dagli insegnanti della scuola elementare. “Abbiamo operato finora in un edificio che riteniamo sicuro e che riteniamo tuttora tale, e questo è stato confermato più volte anche dall’Amministrazione. Abbiamo bisogno di più tempo per organizzarci, in quanto allestire un ambiente educativo accogliente, stimolante, pensato per i bambini, è qualcosa che non si improvvisa – scrivono i docenti – Comunque, data l’alta professionalità e l’indubbia volontà di lavorare al meglio che ci contraddistingue, anche in queste circostanze precarie ci impegneremo a riorganizzare gli ambienti e le attività educativo-didattiche, per tutelare il benessere e l’apprendimento di tutti gli alunni. Esprimiamo tuttavia il nostro disagio per le modalità e i tempi imposti. Molti insegnanti, operando su più classi, anche durante la stessa giornata, si troveranno a doversi spostare da un plesso all’altro e/o modificare il proprio orario”.
“Non siamo stati coinvolti e resi partecipi, in quanto la decisione, che andrà a modificare la vita del personale scolastico e degli alunni, è stata trasmessa repentinamente e calata dall’alto – dicono gli insegnanti – Se la scuola fosse stata avvertita in precedenza, noi docenti, avremmo avuto tempi più distesi per riorganizzare la scuola (350 bambini, di cui molti con bisogni educativi speciali, e 50 docenti), in maniera funzionale”.