L’istituto comprensivo Folgore da San Gimignano è salvo per un altro anno. Esulta sui social il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci per la scelta sulle scuole elementari e medie della sua città.
“L’Istituto Comprensivo Folgòre da San Gimignano non sarà accorpato ad altri istituti per l’anno scolastico 2024/2025 – scrive -. Avevamo ragione e il Governo, per il momento, ha fatto almeno per un anno dietrofront, riducendo gli istituti da accorpare in Toscana nel prossimo anno dai 15 previsti a soli 4. E tra questi 4 non c’è quello di San Gimignano.
Abbiamo sempre contestato questa politica di tagli alla scuola – prosegue -, così come ben poco ci torna che rientrino nelle riforme PNRR. Per questo ci siamo battuti contro la scelta del Governo. Con il “Decreto Milleproroghe” di fine anno è del tutto evidente però che il Governo abbia fatto una parziale, ma temporanea, marcia indietro sulle sue scelte che, tuttavia, sono soltanto rimandate all’anno scolastico 2025/2026, quando gli accorpamenti andranno fatti secondo i numeri iniziali, salvo ulteriori novità o ripensamenti più profondi. In sostanza si tratta solo di un rinvio dell’applicazione dei tagli previsti dal decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 127 del 30 giugno 2023, che rimangono quindi confermati.
Intanto portiamo a casa questa buona notizia che dà ragione delle nostre iniziative e proposte, che dà soprattutto serenità all’Istituto Comprensivo e che ci permette di avere più tempo per organizzare al meglio l’accorpamento futuro con Poggibonsi che la Conferenza Educativa Zonale Altavaldelsa ha deliberato a fine anno 2023, quando in 10 giorni siamo stati costretti a decidere del nostro futuro, dopo che la Regione Toscana ha perso ogni ricorso contro la norma governativa in sede amministrativa e davanti alla Corte Costituzionale, dovendo così applicare la norma nazionale.
Prima che intervenisse il “Decreto Milleproroghe” e dopo aver perso tutti i ricorsi, la Regione doveva, infatti, procedere ai nuovi dimensionamenti entro il 31/12 e ha chiesto ad ogni Conferenza zonale di proporre gli accorpamenti richiesti dal Governo, altrimenti sarebbe stata costretta a decidere lei. Noi Sindaci Valdelsani assieme alle nostre Giunte, sentite le Dirigenti Scolastiche, abbiamo ‘deciso di decidere’ per il bene della Valdelsa e alla Regione abbiamo inviato la seguente proposta di accorpamento, sulla base dei criteri dettati dal Governo e a cascata dalla Regione stessa: a) accorpamento dell’istituto di San Gimignano con quello di Poggibonsi 2; b) nome del nuovo istituto: Istituto Comprensivo Folgòre da San Gimignano – Poggibonsi 2 con garanzia di presenza di almeno un amministrativo tutta la settimana a San Gimignano e della Dirigente scolastica un giorno, come oggi, o più a San Gimignano come siamo ormai abituati da anni con le reggenze, affinché nulla cambi per le famiglie nella relazione quotidiana con l’Istituto Comprensivo.
Confermiamo la nostra assoluta contrarietà al piano di dimensionamento scolastico del Governo, per risparmiare cifre irrisorie nel bilancio dello Stato. Continuiamo a pensare che non si possa e non si debba sempre misurare tutto con freddi numeri, senza considerare cosa è la scuola: un presidio di democrazia, di libertà e di emancipazione per davvero.
La scuola al primo posto non è mai stato per noi uno slogan da quattro soldi, ma una ragione fondante della nostra azione politica e amministrativa. Anche in questi 4 anni e mezzo difficili il rapporto, l’attenzione e la collaborazione quotidiana con il nostro Istituto Comprensivo è stata continua, fatta di passione, di amore per la scuola stessa, di attenzione al presente e al futuro dei nostri bambini e bambine, dei nostri ragazzi e ragazze. Nell’ultima variazione di bilancio abbiamo stanziato altri 15.000€ per i progetti portati avanti dalla Direzione scolastica e dai docenti, tra pochi giorni partiranno lavori per la nuova scuola elementare per 5,8 mln di euro.
Insomma: siamo salvi per un altro anno e ci opporremo in tutti i modi legittimi e democratici agli accorpamenti. Ma siamo già pronti ad ogni scenario per il bene della nostra scuola, degli alunni e delle alunne, della famiglie e dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola stessa. Se dal 2025/2026 ci sarà l’accorpamento previsto non chiuderanno le scuole, non chiuderanno le classi. Si continuerà ad andare a scuola a San Gimignano. Non aumenteranno le tariffe. E faremo di tutto per confinare questo passaggio in una sfera burocratico-amministrativa voluta dall’alto, senza sconvolgimenti per le famiglie e affinché proseguano i progetti e la qualità didattica straordinari che la nostra scuola ha sempre portato avanti. Come in tutti questi anni, non diminuirà il nostro impegno economico e garantiremo risorse adeguate per sostenere il diritto allo studio, i progetti educativi, gli investimenti in edilizia scolastica per scuole sempre più sicure, moderne, funzionali ed efficienti dal punto di vista energetico”.