Gli infortuni sul lavoro si confermano essere una piaga nazionale e anche Siena e la sua provincia non sono un’eccezione. Un altro è accaduto ieri, 12 dicembre, nel comune di Gaiole in Chianti un giovane operaio di 24 anni ha perso la vita cadendo da circa 8 metri mentre montava dei pannelli. E’ il quarto mortale in provincia di Siena nel 2023, gli altri si sono verificati ad Asciano, San Gimignano e Poggibonsi. Il dato sugli infortuni resta costante rispetto al 2022: “Sono più di 2500 gli infortuni denunciati e ancora non è finito l’anno – ha commentato Fabio Seggiani, segretario generale della Cgil di Siena -. Non ci sono segnali di flessione nei numeri assoluti e neanche nel rapporto di ore lavorate, che è quello che conta. Non riusciamo a far capire quali sono i tre interventi fondamentali per invertire il trend: formazione a partire dalle scuole, penalizzazione non facendo partecipare agli appalti per le aziende che non rispettano il decreto legge 81 e lo stop al depotenziamento dei servizi ispettivi”.
I numeri sono tragici anche a livello nazionale e le circostanze che portano alle morti sul lavoro, purtroppo, si ripetono: Siamo ad oltre 950 morti sul lavoro, come negli ultimi decenni siamo a oltre tre morti al giorno – ha sottolineato Seggiani -. Il copione si ripete: si muore in edilizia, per caduta dall’alto, in un cantiere dove c’è una catena di appalto e subappalto incontrollata, dove c’è l’indifferenza del soggetto appaltante… Sono tragedie che si ripetono. Basta”.