Sei nell’anima: ecco il cast del film sulla storia della cantante senese Gianna Nannini

L'anedetto nella pasticceria del padre quando si tagliò due falangi: "Cacciai un urlo terribile, la voce rock mi è venuta da lì"

Di Simona Sassetti | 17 Febbraio 2024 alle 9:00

Ci sarà Letizia Toni nei panni della protagonista, ovvero Gianna Nannini. Ma ci saranno anche Selene Caramazza, Maurizio Lombardi, Anna Rot, Max Lisa, Stefano Rossi Giordani e Andrea Delogu.  È questo il cast del film Sei nell’anima che uscirà il 2 maggio 2024 su Netflix.  Il film, prodotto da Indiana Production e diretto da Cinzia TH Torrini, vede la giovane Letizia Toni nei panni dell’icona del rock femminile italiano, alle prese con un percorso di iniziazione personale e artistica che la vedrà pian piano trovare la sua voce e il suo stile inconfondibile. Trent’anni raccontati partendo dall’infanzia, dalle radici della sua vita e della sua carriera, fino alla consacrazione di un’artista unica, rivoluzionaria, fuori da qualsiasi schema e definizione, alla continua ricerca di ispirazione, di trasformazione, che ha fatto della musica e della libertà il suo manifesto. La carriera di Gianna Nannini, che il 14 giugno compirà 70 anni, è stata un crescendo di successi, nonostante i contrasti familiari.

La rocker scappa, infatti, da Siena a 18 anni per inseguire la sua passione e si traferisce a Milano senza il sostegno economico dei genitori. A Milano ci arriva con due falangi della mano sinistra in meno, a causa di un incidente nelle pasticcerie del padre, Danilo Nannini, che all’Ansa ha raccontato così: “Cacciai un urlo terribile, la voce rock mi è venuta da lì. Al Conservatorio passai l’esame con due piccole protesi di plastica e le unghie finte. L’assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga a Milano”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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